I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Nell’anno 861 d.C. esisteva un nucleo urbano denominato Casam Irtam dal latino: “villaggio posto in alto” da cui nasce il toponimo. La frazione Casertavecchia è un borgo medievale nato vicino al castello di cui rimangono dei ruderi interessanti e la torre circolare intatta. La cattedrale di San Michele è bellissima da visitare con la navata a doppio colonnato, affreschi, sarcofagi e la facciata.
Il toponimo probabilmente deriva dal tufo, materiale eruttivo del vicino vulcano Vesuvio. E’ stato uno dei vari casali di Nola e ha seguito le vicende di questa città. Ha fatto parte del comune di Roccarainola fino al 1946 quando è diventato autonomo. Nel borgo medievale di particolare interesse la chiesa della Madonna di Loreto del 1300, Patrono san Bartolomeo festeggiato il 24 agosto.
Sito in pianura nel Planum Palmae all’ombra del Vesuvio su insediamenti primordiali, zona devastata da eruzioni e poi fittamente boschiva fino al 1500 quando venne di nuovo lentamente ripopolata. Venne donato ai Padri Minori Riformatori di San Francesco per costruirvi un convento intorno al quale crebbe il paese. Il toponimo deriva dal Santo che è patrono del paese festeggiato il 19 settembre.
Il nome primitivo era “Comignano” o “Cumignano” masseria dei soldati romani e potrebbe derivare da “zona di coltivazione di olive cominia”. La storia è legata a Nola che era il polo centrale di tutti i villaggi o masserie. Il casale di Cumignano seguì le sorti di successione delle varie famiglie feudali. Bello e ben tenuto il borgo medievale con la chiesa patronale di San Severino vescovo.
Il toponimo deriva dalla tradizionale produzione di carbone di legna. Alle pendici del Monte Sarno sul confine con Avellino, nasce come insediamento Osco e poi romano. Feudo delle famiglie Orsini, Della Tolfa e Pignatelli, conserva le caratteristiche del borgo rurale medievale da visitare come le chiese della Santissima Annunziata, di Sant’Anna, dei Santi Medici Cosma e Damiano patroni 26 settemb.
Prende il nome da Marciano, preside romano della Campania Felix. Persecutore dei cristiani sotto l’imperatore Domiziano fece trucidare S.Felice Vescovo. Dopo la signoria degli Orsini fu casale di Nola città libera. Con lo smembramento delle Universitas divenne comune proprio. Patrono S.Clemente I papa romano (88-97)sue reliquie sono nell’urna posta sotto l’altare della chiesa a lui intitolata.
Prende il nome dal Santo egiziano San Paolo di Tebe, il primo dei santi eremiti. Gli abitanti della collina di Castel Cicala, derivante dal termine greco ghè kalè (terra bella), fondarono in pianura il casale. Dopo l’unità d’Italia fù aggiunto “Bel Sito” per distinguerlo da omonimie e ricordare così il significato greco. Fu luogo privilegiato di villeggiatura dell’aristocrazia napoletana.
Casola di Napoli si trova tra Gragnano e Lettere ai piedi dei Monti Lattari sulla penisola Sorrentina. Dai romani eredita il toponimo di Casula cioè “piccola osteria” punto di ristoro trovandosi sulla strada da Pompei alla Costiera Amalfitana. Da visitare la Chiesa del Santissimo Salvatore e Sant’Andrea Apostolo. Nel paese si ricorda ogni anno Raffaele Iozzino trucidato nel rapimento di Aldo Moro.
Confinante col comune di Monteforte Irpino il comune ha richiesto di essere aggregato ad Avellino, condividendo con questo anche la cultura e l’economia agricola con la coltivazione del nocciolo avellano. Da visitare varie chiese, una basilica minore, un ex convento dei frati Camaldolesi. Patrono san Sebastiano 20 gennaio, a fine luglio festa in onore di Maria S.S Consolatrice del Carpinello.
Paese della campagna nolana, sorse su insediamenti degli Opico - Osco e poi di Etruschi, Sanniti e Romani. Il nome sicuramente deriva da Sittianum, Sittinus per Sicciano, terreno appartenuto a un veterano gentilizio romano. Dopo la caduta dell’impero romano fu conteso tra i longobardi e il ducato di Napoli unitamente a Brusciano e Marigliano. Patrono san Germano festeggiato il 30 ottobre.
