I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Roccamontepiano è un comune sparso con 19 frazioni. Il borgo si sviluppò intorno ad una rocca longobarda sul lato della Majella, i monaci vi costruirono l’abbazia di San Liberatore. Montepiano venne colpito da una frana così costituì il nucleo odierno. Si narra che qui soggiornò S.Rocco che sopravvisse grazie all’acqua che scaturiva dalla grotta e da una pagnotta di pane portatagli da un cane.
Il nome deriva da una famiglia di Lanciano che ebbe il paese in feudo.Venne completamente distrutta dai tedeschi nell’ultima guerra, oggi è costituita da due nuclei e tante frazioni e casali sparsi. 15 e 16 agosto festa Patronale in onore di San Rocco Parrocchia di Mozzagrogna, a metà luglio sagra del prosciutto crudo, metà agosto Sagra di sagne e ceci a “Lu Vallone” e Sagra dei dolci tipici.
Situato vicino Lanciano, su insediamenti antichi, si sviluppò nel medioevo assoggettata a Lanciano. Da visitare la chiesa e Convento di Santa Lucia, Chiesa di Santa Maria a Badia di Frisa, il Santuario Madonna del Popolo e la Chiesa di San Pantaleone patrono festeggiato il 27 luglio. Del passato restano il Palazzo baronale e la torre, il passaggio di raccordo tra antico castro e i nuovi quartieri.
Curioso nome conservato in stile originario: dal longobardo Fara era la dedica alla santa omonima mentre con l’arrivo dei monaci seguaci di san Pietro Celestino, che si facevano chiamare filiorum Petri, si definisce il toponimo. Il borgo è isolato sul colle, da visitare, mentre in pianura c’è il centro moderno. Santo patrono sant’Antonio abate e nella prima metà di agosto Sagra della cipolla.
Il nome si rifà alla leggenda che nei pressi dell’abitato della contrada Rissogna vivevano degli orsi. Si svolge ad Orsogna la Festa dei Talami una secolare sfilata di quadri biblici viventi: ogni anno la mattina del lunedì in Albis e la sera di Ferragosto viene messa in scena. E’ il paese dell’eroe Raffaele Palatucci, le cui spoglie sono conservate presso il Parco della Rimembranza di Orsogna.
Di origini antiche fù colonia romana, citata come Palletum e Castrum Palletae deriva il nome dal tipo di foraggio o dalle prime case di argilla e paglia. Fortificata nel medioevo conserva qualche torrione delle mura, l’arco della porta di accesso e la torre campanaria. Festeggiamenti il 13-14 luglio in onore di San Giusto patrono. Il territorio comunale è parte della zona industr. Val di Sangro
Risale al periodo romano e il nome deriva dal latino Aemilius. Si sviluppò nel medioevo attorno alla rocca. Il culto di San Pantaleone, santo patrono, è diffusissimo e si rifà al ritrovamento della statua in una fornace, nascosta per salvarla dai saraceni. Nel mese di luglio si celebra la festa del ritrovamento e della “venuta” di S.Pantaleo. D’Annunzio dedicò una delle sue novelle all’episodio.
Posizionanata su un’altura della fascia marina nei pressi della foce del fiume Sangro, ha una rinomata frazione marina frequentata dai Lancianesi. Sulla parte di costa alta sono caratteristici i “trabocchi” strutture in legno (palafitte) per la pesca con reti. Il 6 e 7 agosto festa di San Donato patrono e 1º fine settimana di agosto il Palio de “lu Sticchie”. Fossam Caecam origina il nome.
Posto su un colle a 371 m slm, ha una vista panoramica a 360 gradi. Borgo medievale ha una particolare festa detta: Festa dei Banderesi e ricorda un evento avvenuto nel XIV secolo quando Bucchianico fu minacciata dalla vicina Teate, fecero vestire molti uomini con corazze e muniti di armi a correre lungo le mura lasciando credere di essere tanti così da far desistere dall’attaccare. Funzionò!
Ai piedi della Majella arroccato su un colle si è sviluppato attorno al castello ducale e alla chiesa parrocchiale. Sovrastato dal bel Castello Ducale o Castello Masciantonio, sorto attorno a una torre di avvistamento a pianta pentagonale risalente al IX secolo. Il 7, 8 e 9 ottobre si svolgono le feste patronali in onore di santa Reparata. Visitare il lago di Casoli e la Torretta di Prata.
