I comuni italiani descritti da bagli: Castrignano del Capo, Taggia, Cittaducale, Tricase, Uggiate-Trevano, Borgio Verezzi, Norcia, etc..
Piccolo paese nel cuore del basso salento, comune affacciato sullo ionio, con le sue splendite marine: Marina di Salve e Pesculuse, dove possiamo trovare le splendide “Maldive” del salento. Salve à anche storia, dall’antico organo della chiesa di S.Nicola Magno, ai vari frantoi ipogei disseminati nel centro storico, nascosti con antichi palazzi baronali.
Gagliano e uno degli ultimi comuni dell’adriatico, piccolo centro agricolo del capo di leuca, che ha dato i natali al grande pitttore postimpressionista letterato Vincenzo Ciardo.
Naturisticamente offre la sue scogliere frastagliate del basso salento dando vita ad una flora e fauna di notevole interesse scientifico.
Piccolo borgo nel cuore del salento, la pietra leccese è il suo calore e colore.
Ricco di storia e tradizioni, ricade nel cuore della Grecia Salentina, culla della musica popolare, dove davanti al famoso convento settecentesco degli Agostiniani, si sono esibiti i più grandi compositori della musica popolare salentina e non solo.
Centro del basso salento, fino a qualche anno fa era un punto di riferimento per l’industria della cravatta, ora con la crisi si vive di terziario e di turisno; Corsano offre delle splendide coste, ricordiamo la marina di Novaglie, piccola perla del basso adriatico.
Castro, bandiera blu! questo fa capire quanto il mare sia importante nella sua cultura, Castro vive un connubbio tra terra e mare, si ha la sensazione di vivere in un luogo in cui la cultura merinaresca viaggia di pari passo con i suoi oliveti e muri a secco.
Castro perla del Salento, per la sua luce e per quel mare che da piazza Perotti luccica cone perle al sole.
Gallipoli la Greca! questa per me e la più calzante descrizione della città.
Le sue case bianche, con i suoi vicolo che si affacciano sul mare, danno al luogo sensazioni di un passato ricco di emozioni.
La cultura del mare che si respira tra gli abitanti, la Gallipoli vera è un isola, rimasta chiusa con le sue tradizioni e culture, diciamo.. elleniche.
Piccolo centro salentino di origini contadine, ora trasformato in uno dei centri artigianali più importanti del salento, non a caso si svolge ogni anno “l’expo 2000″ esposizione artigianele salentina.
Ricordiamo la cripta ipogea di S.Marina, insieme a vari frantoi sempre ipogei, insomma Miggiano è da vedere e gustare!
Per un Salentino, descrivere Montesano è descrivere la passione e l’ardore delle genti nell’onorare il loro Patrono, San Donato. Tutti si stringono attorno alla sua Cappella in momenti di preghiera e per la grande festa e fiera che si tiene ogni anno nella prima settimana di Agosto. Centro di cultura contadina, lo dimastra la varie specialità gastronomiche tramandate da generazioni.
“Lecce la Splendida” intitolava un’elegante e nobile libro edito dalla zecca di stato; si, puo definire elegante ed anche esaltante, la città che incanta e che con il suo barocco e la sua luce e l’ ospitalità della gente è facile innamorarsi.
La laboriosità e l’amore che il leccese ha per la sua città, si sente al percorrere le eleganti strade ricche di storia e di amore
Ridente cittadina nel cuore del salento, se si ama l’arte e le tradizioni, Ruffano non delude.
Dalla musica popolare che è rinata, grazie alla festa di S.Rocco nella piccola frazione, dalle ricamatrici all’arte figula, le sensazioni sono di stupore… ancora l’antico vive a Ruffano.
