I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
E’ conosciuta per essere il principale punto di traghettamento per la Sicilia. Per questa prerogativa le è stato riconosciuto il titolo di città. Sul suo territorio vi è il punto più vicino alla Sicilia con circa 3 km. Il suo snodo ferroviario e stradale è di grande importanza e questo farà sì che sarà interessata dal progetto del ponte sullo stretto che stà passando alla fase esecutiva.
Dopo la distruzione della città di origine greca Taureanum alcuni scampati rifugiati più all’interno diedero vita al nucleo di Palmi, il cui nome nasce dalle numerose piante della zona. E’ conosciuta per il Tribunale dove si sono tenuti processi alla criminalità. La marina è molto frequentata, interessante lo scoglio dell’ulivo (a luvareddhra), uno scoglio nel mare dove è scresciuto un ulivo.
Siderno Superiore e Siderno Marina sulla Costa dei Gelsomini, potrebbe indicare i luoghi delle fonderie della Locri greca. Festa della Madonna di Portosalvo con la storica e tradizionale “Fiera di Portosalvo” dal 4 all’8 settembre con spettacoli musicali, concerti e fuochi pirotecnici; il 7 settembre si svolge la Processione della Madonna a mare. Festa del Turista e la sagra del pesce d’estate.
Le origini di Rosarno sono da ricercare nell’antica colonia greca di Medma, fondata dai locresi alla fine del VI secolo a.C. Ricompare nel medioevo come Rousare, paese dei membri della famiglia Rùsari. Feudo e signoria dai ruffo ai Pignatelli, fu distrutta dal terremoto del 5 febbraio 1783. Dopo l’abbandono e la malaria con sacrificio e lavoro è riuscita a riemergere e ricostruirsi.
Le genti fuggite da Taureana decisero di stanziarsi nelle zone oltre il fiume Metauros, dove costruirono un casale a cui diedero il nome di San Martino divenuto importante con un castello. Ma i normanni distrussero San Martino e i profughi di Taureana chiamarono con il nome della loro patria, “Tauriana Nova” poi “Terranova” il sito dove si rifugiarono. Oggi il toponimo è Turianova.
Gioia Tauro ha origine dalla magno-greca Metauros, sorta intorno al VII secolo a.C. I romani ne fanno approdo e costruzione di navi chiamandola Metauria. Nel 1° sec.d.C. viene spopolata dalla peste, riappare col nome Johe nel 1271. Nel 1400 diventa Gioja. Con l’unità d’Italia si fregia dell’appellativo “Tauro”. Patrono Sant’Ippolito festeggiato il 13 agosto.
