I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Si trova nella valle del Liri ed è ricca di acque da cui il toponimo dal volsco e poi dal latino Aquinum. Su siti neolitici fondata dai Volsci e poi colonizzata dai romani, ha visto la nascita di figli illustri come il satirico Decimo Giunio Giovenale, il dottore della Chiesa e padre della filosofia scolastica S.Tommaso d’Aquino (patrono) e il poeta Rinaldo d’Aquino. Numerosi i siti da visitare.
L’origine è attribuita ai Volsci, conquistata dai romani e poi dallo Stato Pontificio. Per protezione dalle continue invasioni il borgo fu fortificato da mura e dal castello. Da visitare nel centro storico la chiesa parrocchiale del SS. Salvatore e la chiesa di San Rocco con la torre medievale, la zona archeologica con le tombe dei Volsci. Vi si trovano acque sulfuree e pozzi di petrolio.
Sorse su una collinetta alla sinistra del corso del fiume Rapido da cui prende il nome insieme a quello di una chiesetta dedicata a S.Elia, il borgo fu voluto dall’abate Mansone di Montecassino nel 995. Più volte distrutta, oggi sono visibili lunghi tratti delle mura di recinzione e di difesa dell’antico centro abitato con alcune torri, da visitare la Chiesa Madre di Santa Maria la Nova del 1200.
Importante feudo dei Colonna nell’Agro Romano, Paliano ha una importante riserva naturale voluta dal principe Ruffo di Calabria chiamata “La Selva” oggi diventata Monumento Naturale. Da visitare: la Fortezza Colonna il palazzo divenne anche carcere, vi si possono visitare le sale affrescate; le Mura Castellane che circondano il borgo della città e il Palazzo Ducale. Patrono sant’Andrea Apostolo.
Città del dio Bove è il significato latino del toponimo, i numerosi reperti dell’età del ferro, delle mura megalitiche di Monte di Fico, romani e medievali testimoniano la lunga storia di questo paese. La cinta muraria medievale con 18 torri racchiude tutto il centro storico, è interessante da percorrere con uno sguardo panoramico su tutta la Ciociaria. Da visitare la chiesa di S.Pietro Ispano.
Il nome deriva dal Monastero dei monaci Benedettini dedicato ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista, voluto dallo stesso S.Benedetto sul tragitto da Subiaco a Montecassino sul luogo dove vi era un tempio dedicato al dio romano Giano. Originariamente il comune si chiamava Castelforte e vi si trova il castello medievale dell’XI sec. da visitare, è insignito di “Borgo più bello d’Italia”.
Situata nella parte centrale della Valle del Liri, sulla cima di un colle esposto al sole, già abitata nell’antichità come dimostrano i reperti storici, città dei Volsci dovrebbe essere l’antica Arx Fregellana. Sulla cima sovrastante il borgo medievale svettano i resti del castello a cui salgono i profumi dei prodotti genuini della cucina povera: pane fatto in casa, olio e vino artigianali.
Il paese è ricco di testimonianze storiche come il Castello degli Orsini della famosa famiglia romana; come la Villa di Orazio donata da Mecenate al celebre autore latino Quinto Orazio e risalente al 33 a.C.- e come la rinomata Fonte Bandusia nei pressi della villa che si ritiene essere quella di Orazio citata nelle sue Odi. Patrono San Rocco festeggiato il 16 agosto.
Nell’Alta Valle dell’Aniene ebbe origine più in basso intorno alla chiesa di S.Stefano e a seguito delle incursioni barbariche la comunità si spostò sulla cima del Colle Lungo dove vi era Casale S.Stefano. Fortificato il casale divenne Rocca S.Stefano possedimento dell’abbazia di Subiaco.Vi sono i resti dell’antica Rocca, visitare la chiesa di S. Stefano patrono con affreschi scuola del Perugino.
Tutti conoscono questo piccolo borgo per due motivi fondamentali: vi si passa sotto in una galleria con l’autostrada verso Firenze e perchè vi è sepolto Aldo Moro, lo statista ucciso dal terrorismo. Interessante il Palazzo Savelli del 1200 oggi rinomato ristorante-albergo, da visitare anche la Chiesa di San Tommaso Apostolo patrono festeggiato il 21/12 dove sono conservate tele del Pinturicchio.
