I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Nella storica regione della Gallura nel nord della Sardegna, ha beneficiato come tutta la zona del boom turistico anche se l’economia è prevalentemente legata all’agricoltura e alla pastorizia, terziario, artigianato anche artistico con produzione del famoso tappeto aggese. Interessante il Museo del Banditismo, tre secoli di storia raccontata sapientemente. Patrona Santa Vittoria 14 maggio.
Trinità d’Agultu sorge a 365 m di altitudine e domina un ampio tratto di mare, mentre a ridosso della costa sorge Vignola, il borgo di Trinità si forma intorno all’antica chiesa campestre nella seconda metà dell’ottocento grazie a famiglie galluresi che qui si spostano. Sulla costa invece si forma l’altro borgo marinaro nei pressi di una torre spagnola cinquecentesca. Patrono la SS.ma Trinità.
Col nome di “Orticlada”o come “Gortiglaca” in questo comune viene parlato esclusivamente il gallurese. Economia basata sull’agricoltura e turismo. Il comune possiede un interessante Museo Mineralogico contenente numerosi pezzi di grande pregio. Ha sofferto sempre l’isolamento per la mancanza di adeguati mezzi di comunicazione, in alcune case la corrente elettrica è arrivata nel 1963.
Il nome deriverebbe da “Agliu” bianco, vuoto. Anche se è un recente comune si pregia possedere numerosi nuraghi. Situato a pochi chilometri dal mare a 420 m slm, su colline granitiche tipiche della Gallura, oltre al turismo balneare basa l’economia sull’agricoltura e allevamenti di bovini e ha una fiorente produzione artigianale di pasta fresca, dolci e pane. Santo patrono: san Francesco.
La nascita di questo paese è datata ai primi del 1900, quando un gruppo di abitanti si stanziarono intorno alla chiesa di Sant’Antonio nel comune di Calangianus da cui si è staccato. Posto su una collina e circondato da boschi di querce da sughero da cui trae economia insieme all’allevamento e all’agricoltura, offre manodopera al turismo nella vicina Arzachena. Santo patrono Sant’Antonio Abate.
Di epoca medievale, Luogosanto testimonia la sua nascita a seguito di francescani, con le sue 22 chiese, un record per un piccolo paese. Da visitare e tra queste la Basilica di Nostra Signora di Luogosanto (santo patrono) del XIII sec. dove il 2 giugno si svolge tutti gli anni un pellegrinaggio notturno a piedi da Calangianus. Visitare anche il castello di Balaiana e il Castello di re Baldo.
Badesi nacque nel 1700 ad opera di famiglie qui stabilitesi, i pochi cognomi in uso lo dimostrano. Il toponimo (Badu=guado) deriva dal guadare il fiume Coghinas. La coltivazione della vite e il turismo sono le maggiori fonti economiche. La belle spiagge di sabbia finissima con vedute sull’Asinara e sulla Corsica sono una vera attrazione turistica. Santo patrono: santissimo Cuore di Gesù 27 giugno.
I tanti nuraghe testimoniano la sua antica civiltà, il paese è sorto nel 1700 ad opera di pastori che abitavano sparsi in tutto l’altopiano di Alà. Grazie al carbone ci fù una immigrazione di toscani, ancora oggi i nomi lo testimoniano. Una caratteristica lavorativa sono i maestri del muro a secco. Economia agropastorale, miele e carne bovina. Santo patrono Sant’Agostino il 28 agosto.
A breve distanza da Olbia, Telti prende il nome dalla romana Tertium. Abbandonata dopo le incursioni saracene si riforma nel 1700 ad opera di pastori che qui fondano i loro stazzi per i greggi. Il villaggio si formò attorno alle chiese di Santa Vittoria e Santa Anatolia dove nacque la Telti moderna. Le titolari delle due chiese sono anche le sante patrone del paese.
Il nome deriva dal gallurese “Golfu di li Granci” (Golfo dei Granchi). Nasce come attracco delle ferrovie che qui costruirono l’approdo e dove arriva la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci. Posto a nord del golfo di Olbia, ha rinomate spiagge come Marinella, frequentate da vip e non, ed una frazione Rudalza che dà su Portorotondo. L’economia è basata principalmente sul turismo e sulla pesca.
