I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Il toponimo deriva dal nome della famiglia greca dei Teora che la fondarono. Fu feudo del conte Arcuccio e poi dei Gesualdo fino ai principi Mirelli. Da visitare la Fontana dei morti, il mulino Corona, la chiesa di san Nicola di Bari patrono del paese, il lavatoio del piano, e nella piazza la pietra dei matrimoni, dove venivano stilati tali atti pubblici. Tra le tradizioni festival delle serenate.
Nasce intorno ad una guglia rocciosa monolite alta 60 mt su cui sorgeva un castello. Il longobardo salernitano Arechi II diede il castello di Pietrasturminea alla chiesa beneventana. Possedimento di nobili famiglie medievali oggi fa parte del comprensorio della produzione delle uve di grandi vini DOC come il Fiano d’Avellino. Ha una tradizione ceramistica dal 600 e si svolge un concorso nazionale.
Di probabile origine romana su insediamenti precedenti greco-sanniti, fa parte dei sette comuni del Vallo di Lauro. Il toponimo indica un luogo di muschio- piano del muschio musci plani, o dal greco moscos vitellino. Feudo dei Del Balzo, poi dei Pignatelli e Lancellotti. Economia legata alla produzione di castagne, uva da vino e da tavola di buona qualità, legname dai boschi secolari e turismo.
Su insediamenti osco-sanniti del V sec.a.C. di cui è stata ritrovata una necropoli, i romani posero le basi per un paese posto su un percorso di transumanza. Il fiume Ufita e il borgo sulla collina erano un buon posto poi devastato dai Goti, Bizantini e Longobardi. Da casale a feudo passò per le più potenti famiglie medievali. Visitare il palazzo marchesale e la chiesa di san Giovanni Battista.
La vecchia Melito a 1km dall’attuale ha restituito un importante insediamento romano con tombe, reperti, terme, tempietti e ville ad indicarne l’origine. Il borgo medievale era conosciuto fino al 1923 come Melito Irpino valle Bonito che nel 1962 fenne completamente raso al suolo, ora resta solo il castello normanno-angioino e la chiesa di S. Egidio due stupendi reperti da visitare e fotografare.
Il toponimo potrebbe derivare dall’epoca romana di una colonia dove si fabbricavano delle “quatrelle” le antiche lance con una punta quadrata, o si dice da 4 torri nel fortilizio quadrato. Villaggio sorto sui resti della villa di Augusto vicino al castello Svevo. Oggi si sta cercando di recuperare e restaurare il centro storico e Palazzo Mattis ex sede comunale. Patrono san Giovanni Battista.
Da Marcianum probabile proprietario romano di cui i resti del IV secolo a.C. di una villa rustica di età tardo imperiale testimoniano. Venne fortificato nel Medioevo assumendo il nome di Turris Marciani o Marziani. Da visitare la Torre Medievale, Santuario della Madonna dell’Abbondanza, Villa Rustica Romana, Santuario situato su una collina dedicato alla Madonna di Marzano del 1453.
Ospedaletto d’Alpinolo si trova sottostante l’Abbazia di Montevergine ed è di origine medioevale col nome di “Fontanelle” , cambiò in “Hospitalis Montis Virgini” e l’aggiunta di Alpinolo riferita alla natura montana del suo territorio. Ospedaletto (Hospitalis) era dunque il ricovero dei pellegrini che a piedi giungevano a Montevergine, sostavano e si rifocillavano prima di iniziare la salita.
Si narra che prima dell’anno mille il 28 aprile un vecchia dopo aver ricevuto in visione la Madonna che le chiedeva di erigere una chiesa si rivolse al paese, ritenuta pazza non fu esaudita, la notte ebbe di nuovo la visione con l’indicazione di un evento miracoloso. Con tutto il paese cercarono e trovarono sotto al castello un quadrato coperto di neve.Vi costruirono la chiesa ma la vecchia sparì.
Situato nel Vallo di Lauro deriva il nome da Pagus, da evidente luogo per la riscossione delle tasse religiose. Borgo agricolo romano divenne feudo della famiglia Lauro, passò nelle mani di vari nobili fino al saccheggio dei francesi e dei borboni. Da visitare la Chiesa di S. Maria in Costantinopoli e l’antica (X sec.) Chiesa inferiore di S. Maria dè Carpinelli
si dice dove morì Augusto.
