I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Sito nella Valle Tiberina deve il nome all’aspetto morfologico dell’antica sede collinare del paese chiamata “Guardea Vecchia” borgo medievale fortificato. Il paese si è sviluppato dal 1600 nella sottostante pianura. Vi si trova l’Oasi WWF del Lago di Alviano-Gardea con ambienti umidi di acqua dolce tra i più belli d’Italia, da visitare dall’1/9 al 31/5 dalle ore 10 al tramonto domenica e festivi
La terza domenica di maggio viene festeggiato sant’Isidoro, ricordato per il suo miracolo, patrono degli agricoltori e in questa occasione sfilano i “Pugnaloni” dei carri addobbati che rappresentano scene di vita contadina. I Pugnaloni sono dei bastoni usati per guidate i buoi e per pulire l’aratro. Il più bello dei carri viene premiato durante la festa. Patrono sant’Ansano festa 1° dicembre.
Dai romani agli Orsini è stato un luogo sviluppato come borgo medievale racchiuso tra mura e torri, da visitare con il castello la chiesa di Santa Maria Assunta e i resti del convento fatto costruire da S.Francesco in onore del confratello S.Berardo ucciso in missione dai saraceni con altri francescani. Patrono san Pancrazio si festeggia dal giorno 11 al 14 maggio con corteo storico, varie sagre.
Con vista sul lago di Bolsena è circondato da castelli e da caratteristici borghi medievali. Su resti antichi il cardinale Giorgio della Rovere (da cui il toponimo) vi costruì prima un villaggio nel 1477 e poi un castello, distrutto venne ristrutturato e adibito a sede di vacanza per i vescovi di Orvieto.Patrono San Pancrazio il 12 maggio festa patronale 23 aprile festa del compatrono san Giorgio.
E’ situato nella valle del Tevere su un terreno anticamente occupato da vulcani dove si trova la venanzite un minerale unico al mondo. In piazza Roma si trova il Museo Vulcanologico da visitare e nei pressi vi sono i resti dell’antico castello medievale, due torri e parte del fossato. Nel borgo da visitare la chiesa parrocchiale di S.Venanzo protettore che dà il toponimo al paese.
Da visitare la Foresta Fossile nella frazione di Dunarobba, che fu scoperta verso la fine degli anni ’70 in una cava di argilla per la fabbricazione di mattoni. I resti dei circa cinquanta tronchi di gigantesche conifere sono visibili e costituiscono un’eccezionale e rara testimonianza di vegetali antichi dell’Italia di 3 milioni di anni fà. Un monumento naturalistico unico al mondo da visitare.
Il toponimo deriva da un nobile romano di nome Arrone che inoltratosi nella Valnerina si impossessò di uno dei promontori rocciosi che vi si ergevano e vi costruì un castello fortificato. Con l’espansione medievale si ingrandì e oggi del centro storico restano la struttura e le fortificazioni da visitare. Patrono S. Giovanni Battista 24 giugno nella festa si svolge la “Sagra dell’acqua cotta”.
Il centro storico conserva alcuni tratti delle mura medievali e subì danni nell’ultima guerra mondiale. Sotto la collina vi è lo scalo ferroviario espanso nell’ultimo secolo anche per via del casello autostradale della A1 e conosciuto come area di sosta e rifornimento col nome del paese. Il territorio è ben sviluppato per le attività commerciali, patrono san Martino festeggiato 11 novembre.
Posto sui vertici di varie colline deve il toponimo alla presenza di un tempio dedicato a Giove. Reperti archeologici rinvenuti ne fanno un importante centro romano conosciuto nel medioevo come Juvo. Il borgo medievale è sovrastato dall’imponente castello più volte nei secoli ingrandito e rimaneggiato da marchesi e duchi succeduti nel possesso. Visitare la chiesa di Maria SS con tela del Perugino
Deriva il toponimo da “ocriculum” ed equivale a “piccola rocca” per indicare la parte antica e alta della città. Sviluppatasi nel periodo romano è stata oggetto di scavi con il ritrovamento di importanti e numerosi reperti tra i quali uno stupendo busto di Giove detto appunto di Otricoli, ora custodito ai Musei Vaticani. Santo patrono: san Vittore festeggiato il 14 maggio.
