I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Forse deriva da “ad tilium” le piante di un boschetto presso le quali la popolazione trovava refrigerio nelle calde giornate estive. Con al centro la piazza con la fontana dei delfini, il paese ha avuto alterne vicende feudali e baronali dai Farnese ai Pamphili ai Borghese, di cui restano tracce nei palazzi storici rimodernati. Santo patrono: san Lorenzo Martire festeggiato il 10 agosto.
Di epoca medievae restano i ruderi e alcune torri di cui una cilindrica molto bella situata alla porta del sole. Nota sin dall’antichità per la sua ceramica e terracotta deriva il toponimo da figulus (vasaio). Da visitare la Collegiata di S. Maria Nova dove la Madonna della Maestà ha venerazione e la chiesa di Santa Maria Vecchia. E’ il paese originario della famiglia di Claudio Baglioni.
Chi passando per l’autostrada non ha visto questo antico borgo passandoci sotto? E’ un antico castello del IX sec. poi diventato comune, edificato da Ugolino di Biscaglia, al seguito di Carlo Magno, detto “le Basque” da cui il toponimo. Da visitare anche la chiesa di San Nicolò. Borgo medievale turistico e residenziale di indubbia bellezza, festeggia il santo patrono san Longino il 25 aprile.
Borgo medievale cresciuto attorno “Castello di Madonna” del XIV sec. della famiglia Monaldeschi della Cervara oggi proprietà dei duchi di Montevecchio. Nella parrocchiale esposto un crocifisso in avorio del ‘600, regalato da Luigi XIV al cardinale Spada. Il 27 agosto: Festa Patronale in onore di sant’Antonio di Padova e Sagra della Cannelletta.
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Costruito sulla cima di un colle nel X sec. prese il nome dal conte Ugo Di Spoleto, fortificato come castrum Hugonis, divenne Stroncone. Oggi è un borgo medievale di cui conserva le caratteristiche tipiche. Ha subito le alterne vicende storiche italiane fino al saccheggio napoleonico. Il 7 febbraio Festa patronale del BEATO ANTONIO VICI da Stroncone al Convento di San Francesco.
Di origine romana deriva il toponimo dal latino Acquas Partas, trovandosi tra le due sorgenti Amerino e Furapane. Luogo di cultura fu sede dei Lincei grazie alla famiglia ducale dei Cesi. Da visitare Palazzo Cesi e le famose “terme amerino” di cui la leggenda dice fatte sgorgare da san Francesco nel 1200. Si svolge la Rievocazione Rinascimentale con spettacoli, taverne e gare tra le tre contrade
Di origine romana a seguito della centuriazione del territorio fù assegnato ai veterani. Il colle fortificato come piccolo Castrum ne sancì il nome. Vi si svolge ogni anno la Mostra Mercato delle Macchine Agricole e degli Animali da Cortile e dall’11 al 23 di agosto è possibile gustare specialità a base di anatra durante la festa Montecastrilli sotto le stelle. Patrono san Nicola di Mira 6 dic.
Si associa subito all’acqua minerale che porta il suo nome, ma è uno stupendo centro storico medievale di superba bellezza sorto su resti romani lungo la via Flaminia. Prende il nome dal patrono a cui è dedicato il duomo: San Gemine festeggiato il 9 ottobre quando si svolge la Giostra dell’Arme una sfida tra cavalieri dei due rioni. C’è poi l’infiorata del Corpus Domini gara a suon di petali.
