I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Sono andato appositamente a visitare questo borgo medievale il cui Castello Filangeri è inglobato e trasformato nelle abitazioni del centro storico, si vedono vari muri e parti di torri. E’ uno stupendo posto da visitare e fotografare. Visitare il borgo, la chiesa collegiale dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria, il monastero e la chiesa della Concezione di Maria, il palazzo baronale
Su un colle dove i romani avevano il granaio e dove eressero il tempio a Cerere, luogo denominato Escas da quei coloni che sul colle trovarono nutrimento sostentamento e cibo mentre Sant’Angelo è di indubbia derivazione del dio longobardo. Produzione tradizionale di cereali, castagne, patate, allevamento di bestiame bovino, ovino e caprino; uve, vini del Taurasi.
Amo questo posto. Il nome deriva logicamemte dalla omonima roccia friabile vulcanica. Il comune ha dato il nome al rinomato vino bianco Greco di Tufo, un vitigno che deve infatti la pecularieta’ del suo gusto proprio ai terreni ricchi di zolfo di Tufo, se non lo avete mai assaggiato provatelo. Le miniere del giallo minerale sono chiuse dal ‘90 per la crisi del settore. Visitare borgo e cantine.
Sorge su una piccola collinetta alle cui spalle passa la veloce strada per Avellino. Il toponimo risale all’età romana e deriva dal nome della “gens Cassia” latifondista della zona. Nel piccolo borgo medievale arroccato sono presenti 7 chiese tra cui la chiesa madre di San Bartolomeo Apostolo patrono, Santa Maria delle Grazie, San Rocco, Santa Maria La Longa. Tipica è la sagra delle castagne.
Centro collinare ricco di boschi e sorgenti utilizzate già da popolazioni antiche e dai romani dette fonte di Formulano. Ha nelle vicinanza il complesso termale di san Teodoro di recente riportato al completo funzionamento. Il terremoto del 1980 ha causato molti danni con il trasferimento di parte della popolazione in un villaggio di prefabbricati, ma oggi il paese è di nuovo ricostruito.
Prende il nome dall’omonimo santo a cui era dedicato un monastero in loco. Del borgo medievale restano pochi ruderi dopo il disastroso terremoto del 1980. Da visitare i resti del ponte romano del I sec. a.C. in origine lungo 60 mt oggi si possono vedere solo alcune decine di mt. Nel mese di luglio ogni anno si tiene la “Cavalcata di Sant’Anna” un corteo equestre in costume molto interessante.
Situato in una ridente zona collinare a 639 slm in territorio montano ha una economia agricola con culture di frumento, tabacco, ortaggi e rinomato olio di oliva. Nella storia di Castel Baronia importante è la data del 2 febbraio 1137 in cui avviene il miracoloso ritrovamento della sacra icona della Madonna delle Fratte oggi custodita nell’omonimo santuario e festeggiata ogni 2 febbraio.
Prenderebbe il nome da “Tres Vici”, che indicava l’insieme di tre villaggi, o dal culto della “Dea Trivia” altro nome di Diana a cui era dedicato su quel monte un tempio. Posto a oltre 1000 metri è il comune più alto dell’Irpinia,conserva i resti archeologici del tempio di Trivia all’interno della Cattedrale dell’Assunta detta anche della Madonna della Libera. Visitabili tutti i giorni 9 -12.
Insediamento dei romani dove sostavano gli infermi per riaversi in salute, i longobardi cristiani vi costruirono il monastero di Santa Maria di Locosano. Cambiò vari nomi Lucusano, Locosano, Locossano e Lo Cessano a secondo del periodo storico medievale in cui passò dalla chiesa ai vari nobili. Da visitare il centro storico con la chiesa.Patrono san Marcellino festeggiato il 2 giugno.
Il luogo faceva parte di una serie di torri di guardia, chiamata Torre Avellana divenne Torre Nocelle, forma dialettale di avellana, cioè nocciola. Si narra che gli abitanti del villaggio si rifugiarono nella torre dove avevano stipato le nocciole, sfuggendo così alla fame e fabbricando corazze con i gusci riuscirono a sfuggire all’assedio mettendo in fuga i nemici. Patrono san Ciriaco Diacono.
