I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Il suo nome significa “a dieci miglia da Cagliari”: Decimo ab urbe Karali miliario. Le origini degli insediamenti umani si fanno risalire all’epoca fenicio-punica come da necropoli rinvenute. Da visitare la chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate, patrono, che risale al XVI sec. ed è in stile gotico-catalano, il ponte romano attraversato dal Rio Mannu. E’ sede Nato e aeroporto di Decimomannu.
Prende il nome dal Patrono san Sperate
festeggiato il 17 luglio. Ritrovamenti archeologici di insediamenti umani che risalirebbero al XVIII secolo a.C.
fanno presumere una frequentazione remota dei luoghi. Durante la sua storia il paese fù dominato dai punici dei quali una stupenda maschera è stata rinvenuta nella necropoli. Paese con fiorente agricoltura con coltivazione di pregiate pesche.
Nel 1937 divenne una frazione di Cagliari, dal1989 acquistò nuovamente la propria autonomia, è legato al capoluogo per l’aeroporto Cagliari-Elmas. Reperti archeologici datano le presenze umane a 4000 anni fà. Il nome deriva dall’aragonese quando l’agglomerato “Mansio” fu definito da Su Masu a El Maso, poi Elmas e nel 600 comeVilla d’Elmas. Patrono san Sebastiano festeggiato il 20 gennaio.
Reperti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti umani sin dalla preistoria. Nel 1905 dalla fusione dei due centri Sicci San Biagio e San Pantaleo nasce Dolianuova richiamando nel nome l’appartenenza alla diocesi di Dolia. Da visitare la cattedrale di San Pantaleo edificio romanico-pisano del XII sec., le terme romane di Sa Cora, il Nuraghe sa dom’e S’Orcu e il complesso nuragico.
Nel sud della Sardegna è stato anche frazione di Cagliari. Deriva dal latino Quartutxo e faceva parte di una serie di villaggi omonimi distanti 4 miglia dal capoluogo oggi confluiti nella città di Quartu Sant’Elena.Da visitare la Tomba dei giganti Sa Dom’è S’Orcu tra le più importanti dell’isola e gli scavi archeologici di Pill’è Matta recentemente scoperti con 200 tombe dal IV sec. a.C.
Nel sud della Sardegna, ha un territorio collinare, pianeggiante e marino, estensione territoriale e un numero di abitanti considerevoli dovuti alla vicinanza con Cagliari. Ben sviluppata l’attività agricola e pastorale con una produzione di formaggi tipici e latticini di grande qualità. Da visitare Bruncu Mògumu un importante sito archeologico con tempietto nuragico e tracce di fenici.
Nel sud della Sardegna in basso Campidano alle porte di Cagliari. Reperti archeologici ritrovati in una necropoli in centro risalgono ad insediamenti del III millennio a.C. dando le origini della città all’epoca delle invasioni cartaginesi. Il nome risale all’epoca romana e trae origine dalla posizione distante da Cagliari “ad sextum lapidem” cioè alla sesta colonna miliare. Patrono S.Giorgio.
Situato a sud dell’isola confina con Cagliari, nella pianura del Campidano vicino allo Stagno di Molentargius e delle saline. Risale al periodo romano e nel medioevo era noto col nome di Pauli o Paulli che significa palude.Nel 1881 divenne Paùli Monserrato in onore della Madonna di Montserrat di Barcellona. Santo patrono della città è sant’Ambrogio si festeggia il 7 dicembre,visitare la chiesa.
Si trova nel sud Campidano e confina con Cagliari. Il nome deriva dal latino Caput terrae risalente all’epoca romana. Nel 1353 Capoterra fu incendiata e distrutta dagli uomini del capitano aragonese Berengario Carroz e rimase disabitata per 300 anni.Fu il barone Girolamo Torrelas nel 1655 ad insediare un gruppo di case che chiamò Villa Sant’Efisio, il santo oggi patrono festeggiato il 15 gennaio
Il toponimo deriva da “Arx Muni” cioè “villaggio fortificato” da cui “Arse Muni” poi Assemini. E’ riconosciuto come paese di antica tradizione ceramica risalente al periodo della dominazione punica di cui reperti tra la fine del V e l’inizio del III secolo a.C. Da visitare il centro storico con le case campidanesi e il Museo dell’Arte Etnica Internazionale.E’ sede della fabbrica di birra Ichnusa.
