I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Come per Decimomannu il toponimo è legato al decimo miglio da Cagliari e legato alla presenza di un pozzo. Durante alcuni lavori nel paese è stata scoperta una tomba a grotticella artificiale denominata “La tomba dei guerrieri” una domus de janas a testimonianza della frequentazione dal neolitico del luogo, questo ha avviato il progetto per la realizzazione del Parco Archeologico ed Etnologico.
Il toponimo Monastir deriva dalla parola bizantina che indicava un monastero e proprio nel medioevo il paese sorse intorno al monastero di monaci Camaldolesi, dov’è l’abitato attuale a 20 km da Cagliari. Economia agricola con coltivazione di agrumeti, pescheti e patate. Patrono san Pietro Apostolo festeggiato il 29 giugno insieme a San Paolo. Da visitare Is Aruttas e il parco archeologico.
Situato a 40 km a nord di Cagliari è stato il granaio di Roma durante la sua egemonia. Il ritrovamento della celebre Mater Mediterranea data l’insediamento nel prenuragico. Da visitare la zona archeologica Necropoli di Monte Luna, i numerosi reperti archeologici custoditi nel Museo Comunale “Sa Domu Nosta”, la chiesa romanica di Santa Maria della Neve e la chiesa di Santa Barbara patrona.
Si trova presso la costa occidentale del Golfo degli Angeli, ha testimonianze nuragiche come Sa domu ‘e s’Orcu e le Tombe dei Giganti, e beni culturali come le Torri costiere, la Villa Siotto, la Villa d’Orri monumento di rilevanza storica per aver ospitato i Savoia, Carlo Felice e la sua consorte Maria Cristina di Borbone. Festeggiamenti in onore di Santa Vittoria, patrona del paese a settembre.
Rinomato per le sue grandi spiagge: della Foce Flumendosa, di San Giovanni, delle Saline e di Colostrai e a sud per circa 8 km la spiaggia di Costa Rei di indubbia conoscenza. Il complesso megalitico di Piscina Rei e quello di Nuraghe Scalas testimoniano insediamenti di 5000 anni fa. Tra le feste la Sagra degli agrumi è la più importante manifestazione che rispecchia l’economia agrumicola.
Il toponimo di origine romana proviene da “Septimo ab urbe lapide” e si riferiva alle sette miglia che separavano il centro da Cagliari, reperti romani attestano questa presenza antica. Si trova a 13 km a nord di Cagliari ed è un paese prevalentemente dedito all’agricoltura grazie alle fertili pianure ricche di vigneti e mandorli. Patrono san Pietro festeggiato la 1^ domenica di settembre.
Testimonianze nuragiche,puniche e romane ne attestano l’antichità con la presenza di necropoli. Fu anche insediata da bizantini e fu distrutta nel corso delle lotte tra le famiglie Aragona e Arborea. Da visitare il Castello di Villasor edificato nel XV secolo dimora fortificata dei marchesi di Villasor; oggi è sede della biblioteca comunale e ospita varie iniziative culturali. Patrono S.Biagio.
Si trova nella regione del Sulcis-Iglesiente, è famosa per le rovine della maestosa città di Nora, la prima città fenicia in Sardegna. Parte del centro storico si è mantenuto ben conservato, vi si trova il Museo Patroni che custodisce i reperti provenienti da Nora. Da visitare il promontorio di Capo di Pula con la torre del Coltellazzo e il sito archeologico fenicio-romano. Patrono S.Giovanni.
Il paese è costituito da due località : “Mara” e “Calagonis”. Mara era un villaggio di pastori, Kalagonis era stata creata dai Romani ed era chiamata il “Granaio della Sardegna”. Qui nacque sotto l’imperatore Traiano il Patrono santo Stefano di Calagonis festeggiato il 5 luglio, che venne martorizzato e trafitto da un chiodo in testa, le sue reliquie si trovano nella chiesa parrocchiale.
Conosciuta per la chiesa romanica di Santa Maria, situata nella periferia campestre di Uta, costruita nella metà del XII secolo ad opera dei monaci Vittorini di Marsiglia sulle rovine di una chiesa preesistente. Ha tre navate coperte in legno e separate da arcate a tutto sesto su colonne di recupero di epoca romana. Manufatta in roccia calcarea e arenaria con inserti in marmo e basalto.Visitare.
