I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Piccolo borgo vicino al un convento benedettino assunse il nome da preces (preghiera). Fortificato con un castello fu dominio di Norcia che la distrusse per essersi ribellata. Ambiente naturalistico e una buona ricettività turistica ne fanno un luogo per soggiorno climatico. Visitare l’Abbazia di S.Eutizio, il Parco dei Monti Sibillini e il Mulino di Borgo Garibaldi poco fuori dal paese.
Situato su una collina in posizione dominante sulla valle tiberina, conserva la sua struttura medievale come borgo. Possedimento degli Orsini e dei Colonna conserva palazzi e giardini di grande valore. Da visitare la chiesa di santa Maria della Neve, lungo la strada si incontrano due statue allegoriche dette Mamalocchi di Pino Ligorio ideatore dei cosiddetti Mostri di Bomarzo. Patrono S.Valentino.
Costituito dal castello e dal suo borgo è posto alla confluenza del fiume Nera con il Vigi ed il Tissino. Qui s’incrociano le principali vie di comunicazione della Valnerina. Gli abitanti venivano additati col termine di “ciarlatani” perchè i cerretani girovagavano per la penisola come erboristi, speziali e si approfittavano della buona fede della gente vendendo pseudounguenti miracolosi.
Di origine romana della gens Suilla o dei Suillates, di cui il toponimo, ritenuta sempre un ottimo punto strategico per la sua posizione geografica è stata possedimento di vari casati e signori. Visitare i castelli di Sellano e di Montesanto e le chiese del XIII e XV secolo. Consigliato il percorso delle cascate del torrente le Rote 10 km in 4 ore, trekking naturalistico molto affascinante.
Feudo imperiale dei marchesi del Monte fu luogo indipendente per molto tempo, nato su resti etruschi e romani, è un borgo medievale molto bello con la sua Rocca e il palazzo Bourbon del Monte. La 1ª domenica di agosto Sagra della Porchetta con degustazioni del porcello cotto al forno e i fagioli con le cotiche. La 3ª domenica di ottobre si tiene una festa dei prodotti del bosco. Patrono S Maria A.
Il borgo nasce intorno al Castello di Mantegabbione che è considerato il nucleo del paese. La costruzione denota lavori di rifacimento che hanno alterato le strutture originarie. Visitare la Torre di Casteldifiori che fa parte del complesso del castello e la Chiesa della Scarsuola sul luogo dove soggiornò S.Francesco erigendovi una capanna e facendo scaturire l’acqua. Patrono S.Giuseppe 19 marzo.
Montefranco disteso sulla dorsale di una collina a 414 mt sulla Valle del Nera, è un borgo medievale ma del vecchio castello di Bufone restano solo Porta Franca e Porta Spoletina interamente recuperate e ristrutturate. Il nome di Montefranco deriva dalla concessione dei terreni lasciati liberi dal castello di Bufone. Santo patrono san Pietro festeggiato il 29 aprile.
Costacciaro era il castello più importante del distretto di Gubbio e si trovava in un posto strategico sopra un colle proprietà di un tale Stacciaro, si chiamava Castrum Collis Stacciarii poi cambiò in Castrum Costacciarii. Visitare il Massiccio del Monte Cucco in particolar modo le Grotte con un percorso attrezzato di circa 700 metri nel cuore della montagna. Patrono Beato Tommaso da Costacciaro.
Situato nella Valle del Topino, con i ritrovamenti di una villa rustica romana si presume la nascita del borgo a seguito della realizzazione della via Flaminia. Sulla collina il castello del Poggio era il centro della vita medievale del luogo, mentre del castello di Serra restano dei ruderi, il Castello di Gallano invece conserva la struttura medievale del borgo. Patrono san Bernardino 20 maggio
Due comuni vicini uniti dal 1878, con i propri borghi medievali, Castello di Luceoli su resti romani con i bizantini si chiamò Schiza (Scheggia), mentre Pascelupo era un avamposto strategico. Ogni anno si svolge la tradizionale Corsa delle Bighe durante le celebrazioni della Festa della Madonna a settembre e durante l’anno varie sagre come quella della Cacciagione o quella del Tartufo.
