I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Tra i Borghi più belli d’Italia ha la particolare forma tonda con stradine circolari su più livelli, al centro in alto la torre del podestà, da dove si gusta un panorama incantevole sul lago Trasimeno e le sue isole e sulla campagna d’intorno disseminata di ulivi che producono il famoso olio di Panicale, oggetto di una festa insieme al vino, formaggi, salumi di struzzo e prodotti locali.
Dopo una meritata vacanza sono rimasto qualche giorno nelle colline umbre in quel di Paciano tra i borghi più belli d’Italia, cortesia ed ospitalità sono state la caratteristica di questo antico comune racchiuso tra le sue mura medievali, angoli di storia raccontate dalla amichevole guida, visita alla Rocca Buitoni, si proprio quello della pasta, a Porta Rastrella e una bevuta alla fonte antica.
In posizione isolata a mille metri Poggiodomo è stata da sempre luogo di rifugio per monaci ed eremiti è uno dei più piccoli comuni d’Italia con i suoi 174 abitanti. In ambiente naturale e incontaminato su uno sperone roccioso fu eretto un Castello. Tra i prodotti tipici c’è il tartufo, le lenticchie, il farro e il prosciutto di montagna. Assolutamente una puntatina è d’obbligo.
Situato all’inizio della Valnerina è tra i Borghi più belli d’Italia, da visitare, è interamente cinto da mura e conserva invariata la sua struttura medievale con stretti vicoli e archi tra i palazzi. Il borgo segue la storia della romanizzazione della valle, la sua posizione strategica di controllo del territorio fu sempre causa di aspro possedimento. Patrono san Sebastiano il 20 gennaio
Piccolo comune di origine medievale conserva i resti delle mura e di un torrione, da visitare anche la Chiesa di San Nicolò e la chiesa di Santa Felicita del XII secolo. Sulla riva del Nera ha un fascino pittoresco e sembra che il tempo qui non passi mai. Tante feste per il turista tra cui Tartufando a Scheggino la 2^domenica di giugno o la Sagra della Trota e del Gambero di fiume il 15 agosto.
Posto a 328 mt ai piedi del monte Coscerno è un borgo medievale, bello e da visitare, che conserva l’aspetto originario. Il nome del borgo nel medioevo fù dato dopo la distruzione del castello e unito successivamente a Narco, un nobile francese che possedette il luogo. La Patrona è Sant’Anatolia (significa l’Orientale) festeggiata il 9 luglio, è detta Callistene che sta per “la più bella”.
Borgo medievale appartenuto ai marchesi dal Monte, restano solo pochi ruderi del castello appartenuto anche alla famiglia Casali di Cortona. Interessante centro storico situato nella vallata del torrente Niccone da cui prende il nome insieme a Licius che qui ebbe dei possedimenti in età romana. Da non perdere la Sagra dei Bringoli al ragù, al tartufo e al sugo di daino a luglio durante la festa.
Ha origini romane sul sito di una necropoli villanoviana di cui sono state rinvenute 44 tombe e presenze degli etruschi. Già castello di Brufa nel medioevo venne distrutto e ricostruito come Montis Leonis; palazzi signorili e il borgo con gran parte delle mura che conservano torri e porte medievali sono da visitare . Il 15 agosto per l’Assunta avviene la disfida tra i Terzieri con prove medievali.
Piccolo borgo vicino al un convento benedettino assunse il nome da preces (preghiera). Fortificato con un castello fu dominio di Norcia che la distrusse per essersi ribellata. Ambiente naturalistico e una buona ricettività turistica ne fanno un luogo per soggiorno climatico. Visitare l’Abbazia di S.Eutizio, il Parco dei Monti Sibillini e il Mulino di Borgo Garibaldi poco fuori dal paese.
Costituito dal castello e dal suo borgo è posto alla confluenza del fiume Nera con il Vigi ed il Tissino. Qui s’incrociano le principali vie di comunicazione della Valnerina. Gli abitanti venivano additati col termine di “ciarlatani” perchè i cerretani girovagavano per la penisola come erboristi, speziali e si approfittavano della buona fede della gente vendendo pseudounguenti miracolosi.
