Descrizioni personali di Erto e Casso: le esperienze di chi l'ha visitata come turista o che la vive giorno per giorno, punti di vista diversi per conoscere meglio Erto e Casso (Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Pordenone).
Questi due paesini assieme formano un solo comune,ma tra loro ci sono delle differenze…Erto è di antiche origini,mentre
Casso è più recente,nel primo il dialetto è il ladino e nel secondo parlano il bellunese!Qui tutt’attorno è predominare è il silenzio dell’abbandono…tra le vecchie case e i caratteristici vicoli…ancor oggi pochi sono gli abitanti.
Erto e Casso : desidero parlare della bellezza dei due borghi antichi abbarbicati uno sopra l’altro sul fianco della montagna, con le abitazioni dalla tipica architettura ertana e di Casso che ha delle analogie con un borgo sito in Provenza. Il paesaggio tutto intorno è sempre suggestivo in tutte le stagioni, l’autunno è un’esplosione di colori. Molto accoglienti i locali pubblici e gli abitanti.
Un grande tristezza nel vedere il territorio stupedo dove però
gli uomini sono riusciti a generare una delle più grandi tragedie di questo paese.
Tutto è rimasto immobile,di scorgono ancora le fenditure della frana scesa dal monte Toc la notte il 9 ottobre del 1963.
Da non perdere una visita al cimitero monumentale di Longarone la più ferita da questa tragedia ( emozionante).
Ero lì, sospeso a 260 metri di altezza. Pensavo:”Quanto è alto”.Sentivo il vento che ne saliva e i brividi sulla schiena si facevano più intensi.All’orizzonte solo le vette di quelle montagne così impervie e il mio pensiero le attraversava volando.Dentro di me restò quella sensazione…così forte!
Forse uno dei più suggestivi Comuni del Nord-Est. Lì il tempo si è fermato nella tragica notte del 9 ottobre 1963 quando la frana del monte Toc fece straripare la diga del Vajont. Due paesetti separati per lingua e tradizioni, ma uniti in un tragico evento che ha segnto per sempre la vita dei loro abitanti.
