I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Il nome ha un chiaro riferimento ai 30 nuraghe presenti e testimoni di sito conosciuto nell’antichità come Valentia in agro di Nuragus. Famoso il vitigno che qui si coltivava di nome Nuragus. Il borgo si è formato intorno alla collina dominata da un nuraghe “prazz’e su nuraxi” poi incivilmente distrutto per costruire una scuola. A fine aprile si svolge una mostra-mercato della pecora sarda.
Il comune di per sè non esiste, è un insieme di abitazioni sparse sul territorio. Un luogo vicino Cagliari per secoli malsano e paludoso ebbe origine nel XIV sec. ma venne subito abbandonato.Venne bonificato come colonia penale nel 1800, chiusa nel 1950 e ora museo, ha avuto una vocazione agricola-pastorale oggi sostituita dal turismo. Il santo Patrono è San Giovanni Battista festa 24 giugno.
Distante mezz’ora da Cagliari, il comune è diviso in Sartu de sus e Sartu de bàsciu, in riferimento alla posizione di sopra e di sotto. Ai confini del Campidano è collocato in area pianeggiante, povera di acqua se non per il Rio Mannu e due sorgenti. Il territorio agricolo ha visto negli anni 60 l’insediamento di società estrattive cementizie che hanno sfruttato il territorio e dato lavoro.
Si trova in provincia di Cagliari, nella regione della Trexenta. Paese ricco di reperti millenari (3000 a.C.) narra di popolazione prenuragica che senza conoscere i metalli viveva in questa zona. Successive Domus de Janas, tempietti e nuraghe ne testimoniano l’evoluzione fino a Fenici, Cartaginesi e Romani passando poi ai Vandali. Il comune è l’insieme dei due centri uniti nel toponimo.
E’ in provincia di Cagliari (35 km) nella regione della Trexenta, conserva i nuraghi “Is piagas” “Mannu” “Monte uda” e “Montroxiu” a testimonianza del passato nuragico. Sorto su insediamento punico prima e romano poi, restano alcuni ruderi, il borgo odierno è fatto di case in pietra ad un solo piano conservando così la struttura originale. A fine maggio festa di Sant’Andrea e S.Isidoro patroni.
Piccolo comune vicino si trova in zona collinare del Campidano di Cagliari. Tipicamente di tradizione agro-pastorale la fertile collina è segnata da vigneti, uliveti e coltivazioni di cereali con produzione di pane, miele e raccolta di erbe aromatiche. Il nome deriverebbe dal latino “sollemnis” contenente un riferimento ad un luogo religioso dove già si veneravano delle divinità.
Situato in provincia di Cagliari nella regione dell’Iglesiente, origine dallo spagnolo valle hermosa, cioè valle bella, nasce proprio verso il 1645 durante la dominazione spagnola. Particolare il 20 maggio la festa in onore del patrono S.Lucifero con una sagra che si tiene al centro del paese. Da visitare il sito di Matzanni con tre pozzi sacri, i resti di 13 capanne, un tempio punico.
Paese della provincia di Cagliari, conserva buone testimonianze dell’era nuragica e neolitica con le tombe dei giganti. Tra i monumenti c’è la chiesa di S. Pietro patrono edificata nel 1225 d.c. spesso rifugio dei profughi scappati da Pula e Sarroch a seguito di incursioni saracene. A fine giugno una settimana di festeggiamenti patronali dedicati al patrono con processione e spettacoli.
Fa parte dell’antica regione di Parteolla, zona collinosa e mineraria, si coltiva il vitigno del Cannonau e si pratica l’allevamento. Importante la chiesa romanica di San Giorgio vescovo patrono festeggiato il 23 aprile è risalente al 1500. Deliziosa anche la chiesetta campestre dedicata a Sa Madonna de sa Defenza con particolare processione in costume donorese e traccas, carri di legna e canne.
Il nome risale al sardo mandara e al latino mandra che che significano “recinto per bestiame” e tutt’oggi l’economia deriva dall’agricoltura, coltivazione di frumento e viticoltura nonchè è presente l’attività di allevamento ovino, suino e bovino. Da visitare la Parrocchiale di S.Giacomo, patrono festeggiato il 25 luglio, mèta di viaggio nel suo libro Sea and Sardinia dello scrittore Lawrence.
