I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Si trova nella regione del Sulcis-Iglesiente e il territorio sfocia nel golfo Palmas di fronte S.Antioco con litorale di dune sabbiose e spiagge incantevoli. Resti nuragici e tombe romane, reperti egizio-punici-cartaginesi ne fanno intravedere la frequentazione del sito. Il borgo si è sviluppato intorno alla chiesetta dedicata a San Giovanni Battista patrono del paese festeggiato il 24 giugno.
Il nome trae origine dal latino Petrarium che vuol dire “luogo pietroso” dovuto al massiccio roccioso di Monte s’Orcu su cui si trova, luogo ricco di piombo argentifero estratto dalle miniere di Peppixedda e di S. Simplicio ormai esaurite. Nuraghe Cambonie e siti come Su Moinu de Perdaxius testimoniano l’antica frequentazione, il borgo poi sorse nel medioevo intorno al convento francescano.
In origine si chiamava Villa di Prato e il toponimo odierno potrebbe derivare dal romano Museius latifondista gentilizio. Ricco di nuraghi e reperti punici e romani, a testimonianza degli insediamenti e della fertilità dei terreni nella valle del Cixerri. L’odierno abitato sorse intorno alla chiesa tardobarocca ed il convento di Sant’Ignazio di Loyola, patrono del paese festeggiato il 31 luglio.
Toponimo latino drivante dalle piante diffuse di noci (nuxis) originariamente chiamato Nugis o Nughes assunse tale nome con gli Aragonesi. Trovandosi in zona mineraria il paese ha due importanti siti sul monte Tamare e “Truba niedda” dalle quali si estraggono minerali preziosi, sviluppato anche l’artigianato locale. E’ ricco di siti archeologici come la necropoli nella grotta di S’acqua cadda.
Nella provincia di Carbonia-Iglesias, dalla sua frazione Villarios, che si trova su un’altura a 5 km ad ovest di Giba, si può ammirare l’intero arcipelago del Sulcis e il Golfo di Palmas. Luogo ricco di stupende spiagge come Punta Mulargia o Porto Botte. L’era neolitica e nuragica è testimoniata da domus de Janas, numerosi nuraghi come il Meurra e le tombe dei giganti. Patrono S.Pietro 29/6.
E’ situato sulle pendici di una collina, mentre in pianura vi è la località turistica di Porto Pino caratteristica spiaggia di sabbia bianchissima frequentatissima da turisti nel periodo estivo, un cordone sabbioso largo circa 70 metri separa il mare dagli stagni. Nel centro vi è il conservato nuraghe Arresi situato vicino alla chiesa S.Anna patrona, nella piazza dove si tiene il festival jazz
E’ situata presso l’isola di Sant’Antioco, il nome è incerto: Sedda, in sardo, significa sella di cavallo e forse è riferita alla conformazione del territorio su cui sorge. E’ un’isola linguistica tabarchina,variante della lingua ligure, dovuta ai coloni di Pegli di ritorno dall’isola di Tabarka (Tunisia) dopo aver esaurito la pesca del corallo iniziata nel 1500. Da ammirare la spiaggia grande.
Si trova nella regione dell’Iglesiente, nel comune vi è il tempio di Antas,un tempio punico-romano dedicato all’adorazione del dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai (Sid Addir per i cartaginesi) ad una decina di km circa a sud del paese di Fluminimaggiore, in una zona in cui stanziarono cartaginesi e romani attirati dagli abbondanti giacimenti di piombo e ferro. Da visitare assolutamente.
Si trova nella regione del Sulcis, ritrovate tracce di antichi insediamenti risalenti a circa 3500 anni fa, vi sono Nuraghe i cui resti si trovano sulle colline attorno al paese. Nella frazione Terraseo sono stati trovati i resti di un antico e importante tempio campestre detto di “Bagoi” di epoca fenicia dedicato alla dea greca Demetra. Patrono San Nicola che si festeggia qui il 14 agosto.
Si trova nel Basso Sulcis e alcuni individuano l’insediamento dell’antica Sant’Agata de Zulches, al centro di un’ampia vallata sotto le pendici del Monte Tiriccu. Il paese è diviso in due parti (sopra e sotto) chiamate Santadi ‘e Susu e Santadi Basciu. Famosa per le produzioni dei vini Carignano e dei formaggi. Da visitare le grotte di Is Zuddas presso i monti Meana e Pirosu. Patrono S.Nicolò.
