Santa Caterina Villarmosa descritta da emanuelea

Il territorio è collinare, sorge a metri 606 sul livello del mare. Interessante la Chiesa Madre costruita nel XVII secolo ed è stata dedicata all’Immacolata Concezione. Il suo interno è a tre navate con molti affreschi. Situata in piazza Garibaldi. Il patrono della città è Santa Caterina d’Alessandria ( co-patrona Madonna delle Grazie, festeggiate il 25 settembre ed il 20 agosto.

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Santa Caterina Villarmosa descritta da zioseb

Situato nel bel mezzo della Sicilia, il comune fu dedicato alla santa dal suo fondatore il barone Giulio Grimaldo Risigallo nel 1572. In seguito sotto la denominazione spagnola fu aggiunto al nome l’aggettivo “Villarmosa” ( in spagnolo belpaese ). L’economia è prevalentemente agricola ( grano, mandorle ). Da assaggiare un tipico pane, “la muffoletta” aromatizzato con semi di finocchio e zafferano

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Santa Caterina Villarmosa descritta da Vincenzo491

Santa Caterina Villarmosa centro del nisseno dalle incerte origini, abitato sembra a partire dal XVII secolo, è un paese a vocazione agricola con verdeggianti valli coltivate ad ulivi, fichi d’india, mandorli e vigneti. Nel suo territorio si trova la Riserva Geologica Contrada Scaler e l’area archeologica di Cozzo Scavo dove si può visitare un antico insediamento di epoca fenicia.

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Santa Caterina Villarmosa descritta da kiitos

Piccolo centro dell’entroterra siciliano, situato su una collina a nord di Caltanissetta, deve il suo nome a Santa Caterina d’Alessandria, alla quale Giulio Grimaldi Barone di Risigallo, (presumibilmente padrone del feudo dal quale è nato il paese) era molto devoto. Successivamente, durante la dominazione spagnola, venne aggiunto Villahermosa (poi trasformato in Villarmosa), ossia bel paese.

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Santa Caterina Villarmosa descritta da salvatore pirrera

Ameno paese a 20 km dal capoluogo nisseno circondato da campagne coltivate e da boschi della forestale,da visitare l’area di riserva Scaleri

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Santa Caterina Villarmosa descritta da Paola Perna

L’arte del ricamo è tipica di queste terre della Sicilia centrale dedite alla coltivazione di mandorle, olive e grano. Incerta la fondazione, il paese prende il nome da Santa Caterina Villarmosa, a cui era molto devoto il possessore del feudo intorno a cui poi è nato il paese. Ha dato i natali al pittore Guastaferro, celebre per i suoi dipinti napoletani. Da vedere: “il cozzo scavo”.

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