I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Sito nel Parco del Matese è zona di partenza per escursioni sul Monte Cila, Terrazza di Castello, Monte Muto. Dal 1 al 5 giugno Festa Patronale di San Marcellino. Da visitare il centro storico di origine medievale e le numerose chiese ricche di tradizione e opere d’arte. Mostra sui costumi, sulle arti e sulle tradizioni popolari del Matese nel mese di maggio. Una giornata da trekking!
Nato nel V secolo dall’unione di più villaggi, deve il toponimo alla devozione che gli immigranti provenienti da Piedimonte d’Alife avevano per il martire e che si insediarono nel sito attuale. Il Santo Patrono San Marcellino viene celebrato il 2 giugno e la processione dura 2 giorni perchè la statua viene portata in ogni abitazione e termina con il “ballo santo” e la festa folkloristica.
Ortula (piccolo orto) dei romani divenne nel medioevo Castello di Orta (per via di una torre ancora presente) fino all’era moderna assumendo il toponimo dal 1862 di Orta di Atella. Fa parte del comune la frazione Casapuzzano con l’antico castello omonimo e il borgo da visitare. Forma con i comuni di Frattaminore, Sant’Arpino e Succivo un unico nucleo abitato tanto da sembrare un’unica città.
Probabile toponimo dal nome Lusius o Luxius, colono romano qui assegnato. Col nome di Villa Lussani divenne stazione di sosta, ingrandendosi divenne un casale, fino ad esser il feudo Lusciano nel medioevo. L’economia è basata su produzioni cerealicole e ortofrutticole con l’eccellente vino spumante di Aversa DOC. Il 7 gennaio ricorrenza di San Luciano con la festa di “San Luciano ‘o puveriello” .
Ebbe origine dall’antica Atella del V sec.a.C. come villaggio S.Elpidio (volgarizzato successivamente in Sant’Arpino). Da visitare il palazzo Ducale e la Chiesa di Sant’Elpidio. Importante è La Sagra del Casatiello rustico pietanza della cucina contadina. Qui è stato realizzato il ”Casatiello da Guinness dei primati”, dal peso di circa 4 quintali e contenente circa 4000 uova. Da gustare!
L’origine è tra il VI e il VII sec.a.C. Col nome di Novae divenne una stazione di cambio cavalli sull’Appia, divenuto borgo mutò il nome in “Vicus Novanensis”. Con i barbari fù distrutta e nel medioevo divenne feudo S.Maria. Con i comuni assunse anche l’antico Vico nel toponimo corrente. Il comune si trova in prossimità delle Forche Caudine della storica vittoria dei Sanniti sui Romani. Visitare.
Il nome venne attribuito a seguito di ritrovamenti di un tempio dedicato a Giove sui vicini monti Tifatini, mentre prima la cittadina era conosciuta come Casanova. Si può ammirare ciò che rimane del tempio sul Monte Tifata a quota 526 nel territorio del Comune di San Prisco. Da visitare la Chiesa di San Francesco di Paola: luogo di sepoltura dell’insigne architetto Luigi Vanvitelli.
Il comune prende il nome da due dei tanti casali che lo costituirono S.Felice e Cancello. Passando dall’autostrada si notano in cima al colle i resti di un imponente castello con 5 torri quadrate, è il Castello di Rudovaco, suo fondatore fu intorno all’839 il longobardo Rudovaco. Era importante la lavorazione delle ceste, i cosiddetti “cofani” e degli scalpellini, oggi pastifici e fabbriche varie.
