I comuni italiani descritti da giovanna colecchia: Treviso, Benevento, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, Potenza, Padova, Portogruaro, etc..
Situato su un dosso presso il monte Carmine, di antiche origini il paese ha avuto sempre uno spirito libertario: da qui parti il moto repubblicano del gennaio 1799. Fra i monumenti da visitare la chiesa di Santa Maria degli Angeli, con facciata tardobarocca e altari intarsiati. E’ tradizionale l’artigianato del legno e la tessitura
dei tappeti.
E’ un centro di villeggiatura, sui contrafforti del monte Santa Croce con case policrome disposte intorno al turrito castello Aragonese. In paese ha sede l’Istituto Zootecnico per la Lucania che intende valorizzare l’allevamento del bestiame. Da visitare la chiesetta della Madonna delle Grazie che custodisce un polittico del XVI secolo.
Risalendo la via Appia (SS7) fra lecci e querce si arriva a Grottole, borgo antico il cui nome ricorda le piccole grotte preistoriche ancora esistenti ai piedi del paese. Sulle case svetta la cupola di una chiesa settecentesca rimasta incompiuta e detta chiesa “caduta”. Da visitare la chiesa madre dei santi Luca e Giuliano del 600, la chiesa di San Rocco del 500 , già S.M. la Grotta .
Si erge su una collina a 656 mt. Delle antiche vestigia rimangono parte delle mura, un palazzo baronale con una torre originaria del secolo XVI e una cappella seicentesca in cui si conserva una tela del Pietrafesa. Nella chiesa madre dedicata all’Assunta che risale al cinquecento, si trova una scultura lignea di San Giacomo del quattrocento.
E’ in una posizione molto pittoresca con le case che sembrano aggrapparsi ad un pendio impervio, presso la confluenza del torrente Sarmento con il Sinni. Il castello che dominava il paese, oggi è in rovina. Accanto rimane il santuario della Grotta di Praia degli Schiavoni. Notevole è anche la chiesa madre di S. Nicola del XII secolo e l’ex convento dei Francescani, ora sede municipale .
Il borgo arrampicato su di un colle che domina la gola del Sinni è sovrastato dal castello baronale dei Morra, che vide svolgersi tra le sue mura il delitto nel 1546 della poetessa Isabella Morra . Da visitare la chiesa dell’Assunta. L’economia del paese in passato si basava sui mulini che sfruttavano la forza dell’acqua, uno di questi è conservato nel palazzo Mauri.
Immerso nel verde dei boschi, il borgo di Accettura
si pone al centro di una zona ben nota per le sopravvivenze di un passato preistorico, testimoniato sul monte Croccia dai resti di un’antica città lucana fortificata. Nella parte antica del borgo nel rione Scarrone si distinguono bei portali del settecento. Da visitare la chiesa dell’Annunziata e quella di S.Nicola dalla caretteristica cupola.
La fondazione risale all’incirca intorno all’anno mille. Nel borgo antico si possono ammirare bellissimi palazzi in stile barocco e stradine strette e tortuose. Il palazzo più importante è senz’altro il Marchesale ora di proprietà comunale. La chiesa matrice risalente al 1500 è dedicata a san Giorgio. Da visitare anche la chiesa
dell’Addolorata, il Convento dei Domenicani e la chiesa del Rosario.
Posto a circa metà strada tra Brindisi e Lecce sorge
presso una torre quadrata che è da alcuni considerata un resto di un palazzo trecentesco. Nelle vicinanze sorgono i resti dell’antica Valesia
che fu distrutta nel secolo dodocesimo. Da visitare l’antichissima Chiesa di San Pietro Apostolo, fondata dai monaci Basiliani tra l’VIII e il IX secolo.
E’ un piccolo borgo situato nel parco Naturale denominato Gallipoli-Cognato. E’ stato rinvenuto un sito archeologico risalente al IV secolo A.C.
Nel borgo alla fine dell’ 8oo maestri d’ascia molto bravi hanno scolpito dei bellissimi portoni in legno finemente intarsiati. Da vedere la chiesa
M.SS. delle Grazie e S.Maria di Piano di Campo.