Alla scoperta dei comuni della Provincia di Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Pordenone ai comuni più piccoli.
Ero lì, sospeso a 260 metri di altezza. Pensavo:”Quanto è alto”.Sentivo il vento che ne saliva e i brividi sulla schiena si facevano più intensi.All’orizzonte solo le vette di quelle montagne così impervie e il mio pensiero le attraversava volando.Dentro di me restò quella sensazione…così forte!
Piccola località sulle sponde del lago artificiale omonimo formato dal torrente cellina,si presta ad ottime passeggiate sia intorno al lago che alla risalita del torrente,ottimo per un rilassante week End.
Poffabro una frazione magica nell’effetto incantatore delle pietre tagliate al vivo e dei balconi in legno, grandi elementi architettonici. Magnifiche corti interne a cui si accede tarmite passaggi tra una casa e l’altra hanno il sapore di un villaggio segreto, intimo e familiare. Particolarità del paese è l’assenza di palazzi lussuosi, superbi, riccamente decorati. Qui è solo pietra e legno .
Pordenone è una piccola città in friuli venezia giulia non ci sono molte cose da vedere anzi ce ne sono poche però è una citta abbastanza tranquilla non ci sono tante cose da fare
Tra le grave dei torrenti Cellina e Meduna sorge il paese, fondato da 3 Cavalieri magiari, dai cui nomi derivano i cognomi più diffusi ancor oggi. Un tempo il formaggio “latteria” portava il nome di Vivaro e si intendeva il migliore in Regione. Oggi nell’ex Latteria Sociale è ubicato un ristorantino gestito dai proprietari di uno più grande e famoso anche per il maneggio.
La prima domenica di settembre è piacevole andare all’antico borgo medioevale di Cordovado, dove si può assistere, dopo la bella sfilata del corteo in costume, alla gara di tiro con l’arco tra i 4 rioni partecipanti. Naturalmente ci sono diverse bancherelle ed è l’occasione per gustare piatti tipici friulani, specie il “muset” (specie di cotechino) e “brovada” (rape macerate nelle vinacce).
Luogo interessante per il ruolo che la religione ha esercitato. Di notevole interesse l’abbazia, che conserva affreschi suggestivi e ben conservati. Le vie del paese sono affiancate da corsi d’acqua e l’intorno è molto piacevole.
Forse uno dei più suggestivi Comuni del Nord-Est. Lì il tempo si è fermato nella tragica notte del 9 ottobre 1963 quando la frana del monte Toc fece straripare la diga del Vajont. Due paesetti separati per lingua e tradizioni, ma uniti in un tragico evento che ha segnto per sempre la vita dei loro abitanti.
Sicuramente Sacile è nota per la Sagra dei Osei, che dal 1272 ogni anno la dom.dopo ferragosto attira tanti amanti e acquirenti di ogni specie ornitologica, con premiazioni di vario tipo. Ma da una ventina d’anni la città vanta la produzione di pianoforti a coda di eccellenza, apprezzati da grandi pianisti come Angela Hewitt: la Fazioli, che da poco ha pure costruito una Concert Hall .
Questo paese arrivò alla ribalta grazie al suo più grande figlio: Primo Carnera, detto il “Gigante buono”, campione del mondo dei pesi massimi, nel 1933, che qui ora riposa. A quei tempi gli uomini emigravano quasi tutti (tanto che esiste ora la Casa dell’Emigrante); anche lui, bravo falegname, muratore e mosaicista come tanti di quelle zone, partì in cerca di fortuna.