I comuni italiani descritti da fabio74: Taormina, Viareggio, Panettieri, Diamante, Ventotene, Forio, Borgosesia, etc..
E’ elegantissima, ricca di architetture neoclassiche e liberty e con un patrimonio culturale senza paragoni. C’è un senso civico altissimo e i servizi sono a un livello che non è riscontrabile in nessun altra realtà. Musei ce ne sono un’infinità e per periodi storici diversi. Una capitale europea
E’ in Italia, ma geograficamente è proiettata già al di là del confine. Sul Monte Forno si gode di una bellissima vista sul territorio austriaco e sloveno. Del resto la tradizionale festa dei Krampus tradisce le chiare origini asburgiche. Interessante la zona dei laghi e soprattutto per gli amanti dello sci gli impianti sul Monte Santo di Lussari
Messo in ginocchio dal terremoto del 1976, è stato letteralmente ricostruito. Tuttavia la preoccupazione legittima di dare una casa alla popolazione, ha fatto sì che venissero dimenticate le emergenze storiche, tra cui lo storico maniero cui è legata la sua storia.
Anche il poeta delle Odi Barbare, Carducci, ha saggiato le proprietà curative delle sue acque sulfuree, note fin dall’epoca romana. Attorno alle terme è attivo un valido sistema ricettivo fatto di alberghi lussuosi e altri più a buon mercato. Merita un capatina la parrocchiale di Santo Stefano, con i suoi marmi barocchi, e quella di Cabia con la prima tela attribuibile a Nicola Grassi.
Sebbene colpita duramente dal sisma del 1976 ha saputo riprendersi sia dsl punto di vista urbanistico che economico. Motore dell’economia è l’agricoltura, ma un ruolo determinante lo giocano anche i settori dell’artigianato e della piccola industria. Da vedere non c’è un bel niente
Ben collegata e facilmente raggiungibile sia con l’auto che con l’aereo. Avendo visitato Pompei e Roma, non azzardo paragoni. Ma in quanto a ricchezze archeologiche c’è tanto da vedere.
E poi in alcuni ristoranti si può mangiare come gli antichi romani. Ritmi tutto sommato slow e ampie macchie verdi per ritemprare l’anima.
Come la maggior parte dei centri della Valcellina ha subito un forte spopolamento per la mancanza di prospettive occupazionali. Tuttavia ho potuto ammirare i preziosi interni della sua Parrocchiale, credo risalente al XVI secolo. Struggente un affresco settecentesco raffigurante San Sebastiano.
E’ considerata la porta d’ingresso della Carnia. Ambiente e tecnologia rappresentano il binomio fondamentale del suo presente. Da un lato infatti ci si può immergere nell’atmosfera rilassante della cascata del torrente Favarinis o osservare estasiati il lento incedere dei cigni al laghetto Cison. Dall’altro qui si concentra una rilevante attività industriale legata al settore informatico.
E’ un caratteristico centro agricolo della Bassa friulana. E’ piccolo nonostante ciò accoglie eleganti ville di chiara impronta veneta. Tra le tante curiosità, qui è nato il mitico ct della Italia campione del mondo nel 1982, Enzo Bearzot.
