I comuni italiani descritti da ritabat: Malles Venosta, Glorenza, Roma, Prato, Tubre, Prato allo Stelvio, Sluderno, etc..
siena città medievale dal tessuto urbano intatto ricca di storia e di bei palazzi, ci passo le ore a camminare senza mai essere sazia degli scorci di strade e vicoli, poi un riposino con il panforte di siena uno dei dolci più buoni al mondo ma deve essere mangiato a siena
Bellissima città mi ha molto impressionato per i suoi colori (mattone) oltre che per le opera d’arte, si respira una bell’aria piacevole e poi la cucina è ottima
Folgaria, l’abitato si snoda in un dolce declivio del monte Cornetto ricoperto di pini ed abeti, è una nota località di villeggiatura sia invernale che estiva. Molte suggestive sono le passeggiate di varie difficoltà; nelle vicinanze si trovano numerose testimonianze della I° guerra mondiale
Sluderno centro agricolo e turistico dominato dall’alto dal castel di Coira. Grande e pittoresco maniero ancor oggi abitato ma in parte visitabile. L’armeria è una delle più interessanti raccolte private. Notevoli sono i loggiati affrescati del primo piano e la cappella tardo romanica
Dal paese di Prato allo Stelvio (m.915 l.m.) inizia la famosa salita per il passo allo Stelvio che con i suoi 48 tornanti è veramente spettacolare, è considerato la porta d’entrata alla zona montana dominata dal gruppo dell’Ortles. Il paese, in origine solo rurale, ha saputo mantenere le sue caratteristiche peculiari concigliandole con la richiesta turistica sempre più pressante.
Tubre è un paese con pittoreschi vicoli e molto ben curato; si trova sulla strada che unisce la val Venosta con la Svizzera (val Monastero) ed è l’ultimo paese in territorio italiano. Possiede edifici risalenti al “Romanico”: il più importante è l’ospizio di San Giovanni una piccola chiesa con annessi edifici per i pellegrini. All’esterno sulla parete nord un affresco raffigurante San Cristoforo.
una città molto laboriosa nel settore tessile vanta dei monumenti interessanti come il castello dell’imperatore risalente al periodo di federico II, nel duomo oltre allo splendito pulpito esterno opera di donatello viene conservata un importante reliquia “la sacra cintola” e poi è il paese della mia mamma
di roma penso si sia già detto tutto, allora parliamo di periferia delle sue “piazze” assediate dalle macchine spesso unico ritrovo degli anziani che possono parlare tra di loro dei soliti argomenti
straordinaria città fortificata cinquecentesca, gioiello dell’urbanistica, dalle caratteristice architetture a portici
graziosa cittadina, centro principale della val venosta
vanta numerosi campanili e torri di età romanica da non perdere la chiesa di San Benedetto con meravigliosi
e preziosi affreschi