I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Forse deriva da “ad tilium” le piante di un boschetto presso le quali la popolazione trovava refrigerio nelle calde giornate estive. Con al centro la piazza con la fontana dei delfini, il paese ha avuto alterne vicende feudali e baronali dai Farnese ai Pamphili ai Borghese, di cui restano tracce nei palazzi storici rimodernati. Santo patrono: san Lorenzo Martire festeggiato il 10 agosto.
Di epoca medievae restano i ruderi e alcune torri di cui una cilindrica molto bella situata alla porta del sole. Nota sin dall’antichità per la sua ceramica e terracotta deriva il toponimo da figulus (vasaio). Da visitare la Collegiata di S. Maria Nova dove la Madonna della Maestà ha venerazione e la chiesa di Santa Maria Vecchia. E’ il paese originario della famiglia di Claudio Baglioni.
La Tadinum romana è una importante città dell’Umbria nota per la ceramica e per l’acqua minerale che prende il nome dalle sue fonti di Rocchetta. Purtroppo il centro storico tra terremoti e saccheggi ha subito nei secoli varie trasformazioni. Quel che rimane di artistico si può visitare nel museo della Rocca Flea. Santo patrono: Beato Angelo da Gualdo Tadino festeggiato il 15 gennaio.
Chi passando per l’autostrada non ha visto questo antico borgo passandoci sotto? E’ un antico castello del IX sec. poi diventato comune, edificato da Ugolino di Biscaglia, al seguito di Carlo Magno, detto “le Basque” da cui il toponimo. Da visitare anche la chiesa di San Nicolò. Borgo medievale turistico e residenziale di indubbia bellezza, festeggia il santo patrono san Longino il 25 aprile.
Borgo medievale è racchiuso da una cerchia di mura, il toponimo deriverebbe da colle a Azzone, nome longobardo del signore del luogo al seguito di Ottone I. Nel convento di San Lorenzo morì Jacopone da Todi, qui si era ritirato per trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Da visitare il borgo e la chiesa patronale. Santo patrono: san Lorenzo . Festa di S.Lorenzo / Il Serpollo - agosto 1-15
Borgo medievale cresciuto attorno “Castello di Madonna” del XIV sec. della famiglia Monaldeschi della Cervara oggi proprietà dei duchi di Montevecchio. Nella parrocchiale esposto un crocifisso in avorio del ‘600, regalato da Luigi XIV al cardinale Spada. Il 27 agosto: Festa Patronale in onore di sant’Antonio di Padova e Sagra della Cannelletta.
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Il Comune di Castel Ritaldi comprende tre borghi medioevali: Colle del Marchese, Castel S.Giovanni e Castel Ritaldi. Territorio abitato anche in epoca romana come testimoniano vari reperti. Nel 1600 prese inizio la coltivazione dell’olivo che tutt’ora è tra le principali attività produttive, evento “FRANTOTIPICO”: degustazioni, visite tra gli ulivi e frantoi, musica, prodotti tipici e altro.
Tra i borghi più belli d’Italia, originariamente etrusca, in epoca romana era Civitas Sobariae, contesa tra Guelfi e Ghibellini nel medioevo, feudo dei marchesi Del Colle, fu poi assogettata a Città di Castello. Tra alterne vicende passò allo stato Pontificio. Le pestilenze seicentesche la decimarono. Nell’alta valle Tiberina domina dalla sua collina i boschi ricchi di funghi e tartufi.
Di origine romana deve il nome al dio omonimo. Vi sono in corso lavori archeologici per lo scavo di una villa di epoca romana. Il borgo medievale conserva le chiese di San Michele e di San Francesco con affreschi del 1300. Da visitare l’abbazia di S. Felice costruita nel XII secolo in stile romanico spoletino. Santo patrono: san Felice festeggiato il 30 ottobre.
Di origine medievale sorge su un colle dove si sviluppò intorno all’Abbazia Benedettina di S. Maria in Vado Fabricae da cui trae il toponimo. Da visitare il centro storico, chiamato castello del Pedicino, che conserva due alte torri e molte parti delle mura di cinta, lungo le mura c’è la Chiesa di San Sebastiano che conserva la statua del santo patrono festeggiato il 20 gennaio.
