I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Situato a 290 mt in una conca delle preserre calabresi, Pizzoni faceva parte del Ducato di Calabria sotto i Normanni, gli Svevi e gli Angioini, feudo della famiglia Carafa. Il borgo è tagliato in due dal “Cerasia” che a monte sgorga tra le rocce con delle cascate di notevole altezza incantevoli da ammirare e fotografare. Circondato da boschi di castagno e a valle di ulivo, due risorse agricole.
Antico casale detto Fil’e case (fila di case) come appunto appariva al guardarlo. Nel museo di Reggio Calabria è esposto il “Tesoro di Filogaso” un ritrovamento di monete d’oro. Il paese si trova su una duna sabbiosa diventata Appennino ed è facile imbattersi in conchiglie e resti corallini. Rifugio di popolazioni scampate ai saraceni, seguì le sorti feudali medievali. Santo patrono è Sant’Agata.
Il paese è stato interamente ricostruito a seguito del terremoto del 1905 che lo rase quasi al suolo. Oggi è un importante centro turistico balneare estivo della Costa degli Dei e grazie anche alla estrema vicinanza con Tropea. Si svolge la Festa della SS. Madonna di Portosalvo la seconda domenica di agosto e la Festa di Sant’Andrea Apostolo patrono, con il tipico lancio di castagne dal campanile.
Posto su uno sperone roccioso in collina nel Massiccio delle Serre nell’alta Val Mesima, è al di sopra di Soriano Calabro di cui fu casale col nome di Soriano Superiore. Interessante visitare il il centro storico, la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, la Chiesa di San Giovanni Battista, la chiesa di San Nicola patrono, il Museo della Civiltà Contadina di Sorianello e la “Valle dei Mulini”.
Trae origine dai profughi greci provenienti dalla città di Crissa, fondata da Crisso. Appartenuta ai baroni di Vallelonga e alla famiglia dei Castiglione-Morelli, oggi è un centro agricolo nel quale si produce frutta, ortaggi, cereali, olive. Dal medievale borgo adagiato in collina si può ammirare uno stupendo panorama su tutto il golfo di S.Eufemia.Il santo patrono logicamente è S.Nicola di Bari.
La ‘nduja viene prodotta prevalentemente nella zona di Spilinga con parti grasse del suino e con l’aggiunta del peperoncino piccante calabrese, è conservata nel budello cieco, per poi essere affumicata. Si consuma spalmandola su fette di pane abbrustolito, meglio se calde, o come soffritto per la base di un ragù o di un sugo di pomodoro, su fettine di formaggi semistagionati o nelle frittate.
Il nome di Mierato deriva dal greco e significa “battaglia sacra” per ricordare una cruenta scontro tra i coloni greci e le popolazioni locali per il possesso dei territori. Il casale di Maierato nasce e diviene sempre più importante man mano che arrivavano profughi dalla città di Crissa che si spopolava. E’ stato colpito da una frana il 15 febbraio 2010 che ha messo in pericolo la sua stabilità.
Nella costa tirrenica della Calabria si ammira lo Stromboli e le Eolie sull’orizzonte nel golfo di Gioia Tauro. Da visitare il Santuario della Madonna del Carmelo. La frazione di Caroniti diede i natali a San Gennaro. Tra i prodotti artigianali il pecorino e la ricotta del Poro. Turismo balneare sulle splendide spiagge di Coccorino e Coccorinello. Patrono san Sisto festa tradizionale 6 agosto.
Patrono san Costantino Vescovo festa il 21 maggio, ma dal 18 agosto S.Rocco una 4 giorni di festa estiva tra tradizioni, balli e musica con Annalisa Minetti. Comune sensibile all’arte e alla cultura ha organizzato il Concorso Fotografico “Fotografa e riscopri San Costantino Calabro” con due sezioni: una storica ed una contemporanea e per la pittura una kermesse: “Dipingi San Costantino Calabro”.
Comune delle Serre Calabresi sullo Jonio, è diventato autonomo nel 1901 staccandosi da Fabrizia. Nardodipace detto Vecchio Abitato è il borgo antico, mentre Ciano è sede comunale. Vi si trovano “I Petri ‘ncastunati” megaliti costituiti da quarzo e granito su colli sopraelevati simili a quelli Inglesi, non si comprende se casuali o ad opera di una civiltà come quella dei Lestrigoni di Omero.
