I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Il nome deriva da una famiglia di Lanciano che ebbe il paese in feudo.Venne completamente distrutta dai tedeschi nell’ultima guerra, oggi è costituita da due nuclei e tante frazioni e casali sparsi. 15 e 16 agosto festa Patronale in onore di San Rocco Parrocchia di Mozzagrogna, a metà luglio sagra del prosciutto crudo, metà agosto Sagra di sagne e ceci a “Lu Vallone” e Sagra dei dolci tipici.
Alle falde della Majella a 613 m slm, prende nome dal longobardo Arimannia latinizzato Harimannicum.
Il 15 agosto festa solenne di Santa Maria Assunta in cielo patrona del paese e il 16 agosto festa di San Rocco: a mezzanotte il ballo della pupa, una figura femminile di carta pesta ricoperta di fuochi d’artificio che esplodono durante la danza. Turismo termale con le “Terme di Caramanico” solfuree.
In viaggio nel Parco Nazionale d’Abruzzo mi sono trovato nel suo centro a 1167m s.l.m, in una conca ecco Pescasseroli. Deriva da Pesculum Serulae che significa “roccia affiorante sul Sangro”. Famosa per la sua stazione sciistica frequentatissima d’inverno, offre un soggiorno estivo altrettanto gradevole. Il 29 giugno festa dei SS. Pietro (patrono) e Paolo. Paese di Benedetto Croce (1866-1952).
Situato vicino Lanciano, su insediamenti antichi, si sviluppò nel medioevo assoggettata a Lanciano. Da visitare la chiesa e Convento di Santa Lucia, Chiesa di Santa Maria a Badia di Frisa, il Santuario Madonna del Popolo e la Chiesa di San Pantaleone patrono festeggiato il 27 luglio. Del passato restano il Palazzo baronale e la torre, il passaggio di raccordo tra antico castro e i nuovi quartieri.
Ospite di un amico in una antica casa di pietra bianca, sono rimasto incantato da questo paese costruito a strapiombo sul canyon con una vista panoramica superba dalla terrazza dei giardini. La chiesa, i vicoli, le antiche abitazioni in un paese pulito ed ospitale. Ho mangiato in un vecchio tholos le specialità degli arrosticini e la pecora alla callara e ho visitato gli eremi sulla Majella…
Curioso nome conservato in stile originario: dal longobardo Fara era la dedica alla santa omonima mentre con l’arrivo dei monaci seguaci di san Pietro Celestino, che si facevano chiamare filiorum Petri, si definisce il toponimo. Il borgo è isolato sul colle, da visitare, mentre in pianura c’è il centro moderno. Santo patrono sant’Antonio abate e nella prima metà di agosto Sagra della cipolla.
Record per avere il nome del comune più lungo d’Italia con 30 lettere. L’ho visitato nel salire alla Majella, antichissimo borgo costruito su sito frequentato già dalla preistoria, su un colle ricoperto dal sorbo, risorsa del passato con i suoi frutti, oggi oltre ad essere luogo di residenza conserva qualche scalpellino che lavora la bianca pietra per la costruzione di abitazioni incantevoli.
Sorta intorno alla confluenza dei fiumi Pescara col Lavino, prende il nome dal battello “scafa” fatto costruire da Murat per attraversare il fiume e facilitare le comunicazioni con il borgo poi sostituito con un ponte di legno il piccolo centro cominciò a svilupparsi e ora è sede di una fiorente industria. Feste patronali in onore della Madonna del Carmelo, San Rocco e S.Emidio a fine agosto.
Importante città latina dal nome Marruvium dall’eroe Marrus. Rimangono resti delle mura e dell’anfiteatro, iscrizioni e statue antiche, sepolture di epoca romana e i resti della cattedrale di Santa Sabina. La città fu distrutta nel 1340 nel corso delle guerre tra gli Angioini. Prende il nome dal Santo a cui fu successivamente affidata insieme a S.Vincenzo, festeggiati il 1 giugno.
Il nome si rifà alla leggenda che nei pressi dell’abitato della contrada Rissogna vivevano degli orsi. Si svolge ad Orsogna la Festa dei Talami una secolare sfilata di quadri biblici viventi: ogni anno la mattina del lunedì in Albis e la sera di Ferragosto viene messa in scena. E’ il paese dell’eroe Raffaele Palatucci, le cui spoglie sono conservate presso il Parco della Rimembranza di Orsogna.
