I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Di origini antiche fù colonia romana, citata come Palletum e Castrum Palletae deriva il nome dal tipo di foraggio o dalle prime case di argilla e paglia. Fortificata nel medioevo conserva qualche torrione delle mura, l’arco della porta di accesso e la torre campanaria. Festeggiamenti il 13-14 luglio in onore di San Giusto patrono. Il territorio comunale è parte della zona industr. Val di Sangro
Risale al periodo romano e il nome deriva dal latino Aemilius. Si sviluppò nel medioevo attorno alla rocca. Il culto di San Pantaleone, santo patrono, è diffusissimo e si rifà al ritrovamento della statua in una fornace, nascosta per salvarla dai saraceni. Nel mese di luglio si celebra la festa del ritrovamento e della “venuta” di S.Pantaleo. D’Annunzio dedicò una delle sue novelle all’episodio.
Si trova nella parte nord-est del bacino del Fucino, venne completamente distrutta dal terremoto di Avezzano del 1915 che causò la morte di 5000 persone su seimila abitanti. Oggi gli abitanti sono poco più di 4000 e con fatica hanno ricostruito il paese. L’attività principale è la coltivazione dei terreni del bacino. Da visitare la Concattedrale di Santa Maria delle Grazie del XVI secolo.
Il toponimo “Carseoli” potrebbe derivare dall’ebraico “città della volpe” o dal latino “castrum solis” cioè “fortezza assolata”. Da visitare l’antica fortezza del castello angioino di Colle Sant’Angelo di Carsoli, la Chiesa di Santa Vittoria patrona festeggiata il 23 agosto, il Convento di S. Francesco nella frazione di Poggio Cinolfo.
Posizionanata su un’altura della fascia marina nei pressi della foce del fiume Sangro, ha una rinomata frazione marina frequentata dai Lancianesi. Sulla parte di costa alta sono caratteristici i “trabocchi” strutture in legno (palafitte) per la pesca con reti. Il 6 e 7 agosto festa di San Donato patrono e 1º fine settimana di agosto il Palio de “lu Sticchie”. Fossam Caecam origina il nome.
Borgo medievale domina dalla sua posizione su un colle con un panorama stupendo, il toponimo deriva da Corbini, nome del suo possessore il longobardo Corbino. Divenne Colle Corvino nel medioevo in riferimento alla posizione in collina. Da visitare il borgo e le chiese di Sant’Andrea Apostolo e sul colle di fronte quella di San Paterniano, detto San Patrignano.
Posto su un colle a 371 m slm, ha una vista panoramica a 360 gradi. Borgo medievale ha una particolare festa detta: Festa dei Banderesi e ricorda un evento avvenuto nel XIV secolo quando Bucchianico fu minacciata dalla vicina Teate, fecero vestire molti uomini con corazze e muniti di armi a correre lungo le mura lasciando credere di essere tanti così da far desistere dall’attaccare. Funzionò!
Il nome deriva da un bosco sacro alla Dea Angizia (Lucus Angitiae), che aveva insegnato ai Marsi l’utilizzo delle erbe medicinali e l’addestramento dei serpenti. Il borgo ha vicoli a gradoni ed era abitato da pescatori che dopo la bonifica sotto l’imperatore romano Claudio divennero agricoltori. Festa degli agricoltori e sagra delle patate in ogni salsa e il curioso gelato. Patrono san Bonifacio
Antica Aufidena abitata dai Sanniti di cui restano le mura megalitiche nei pressi dei ruderi del castello. E’ attraversata dal torrente Sangro abitato dalle trote fario ed ha il Museo Internazionale della Pesca a Mosca Stanislao Kuckiewicz. Ha subìto notevoli danni nell’ultima guerra mondiale. Da visitare la Civita, centro storico. Santo patrono San Rufo il 27 agosto con una grande festa.
Ai piedi della Majella arroccato su un colle si è sviluppato attorno al castello ducale e alla chiesa parrocchiale. Sovrastato dal bel Castello Ducale o Castello Masciantonio, sorto attorno a una torre di avvistamento a pianta pentagonale risalente al IX secolo. Il 7, 8 e 9 ottobre si svolgono le feste patronali in onore di santa Reparata. Visitare il lago di Casoli e la Torretta di Prata.
