I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
E’ situato sulla sponda sud dell’alveo del Fucino e il toponimo derivadal latino Trans-aquas cioè “al di là delle acque” ma oggi il lago non c’è più, c’è l’immensa pianura bonificata. Il centro del paese è costruito su una necropoli romana, da visitare la Basilica Parrocchiale dei santi Cesidio (patrono 31 agosto con una fiera) e Rufino Martiri. Paese di origine di Pietro Taricone del GF1.
Il borgo medievale si trova a 8 km dal mare mentre il Lido di Casalbordino è un’ attrezzata e rinomata località balneare con spiaggia sabbiosa lungo la suggestiva Costa dei Trabocchi. Il toponimo deriva da Roberto Bordinus un condottiero medievale che qui operava. Da visitare il bel centro storico fortificato, il santuario della Madonna dei Miracoli, scavi archeologici e i tratturi adriatici
Tra i borghi più belli d’Italia, tutto gira intorno a Piazza Obelisco con palazzi ristrutturati e ornati con graziose bifore, un loggiato con archi, al centro della piazza una volta venivano esposti i debitori insolventi. Il nome è legato alla battaglia di Tagliacozzo fra Corradino di Svevia e Carlo d’Angiò come Dante Alighieri cita nell’Inferno nel 28° canto. Gnocchetti con ceci sagra d’agosto.
Sulla cima di un colle a 500 metri è un borgo medievale, mentre più sotto di 200 metri c’è Castelbasso sua frazione. Il toponimo deriva prettamente dalla posizione del castrum posto in cima o a quello più in basso della frazione, della cinta muraria resta solo una porta. Da visitare la Chiesa della Madonna degli Angeli e la Cappella San Gervasio.
Borgo medievale arroccato in collina. Da visitare la Chiesa di San Clemente al Vomano, edificio religioso di arte romanica con il ciborio tra i più antichi e monumentali dell’Abruzzo, fù eretto per volere di Ermengarda, madre dell’imperatore Ludovico III. Da visitare il Museo archeologico con reperti del neolitico, paleolitico, italico e romanico con i resti di una villa. Patrono S.Gennaro 19 sett
Borgo medievale su cui svetta la torre campanaria della Chiesa di Santa Croce con annessa Cappella di Santa Maria della Misericordia. I Bellantesi sono particolarmente devoti alla Madonna della Misericordia che riconoscono come patrona accanto a Sant’Atanasio (patrono con festa il 2 maggio) e a San Francesco di Paola; la statua viene portata in processione ogni 25 anni con fervore e devozione.
Ricco e prezioso centro storico, riflette l’appartenenza a nobili famiglie da Margherita d’Austria ai Farnese. Tra i tanti palazzi e monumenti visitare la Collegiata di Santa Maria in Platea, chiesa trecentesca a pianta basilicale con un campanile romanico: nella navata centrale sono presenti affreschi del ‘400 con scene della vita di San Pancrazio Santo Patrono festeggiato il 12 maggio.
La leggenda vuole che Giovanna II, figlia della Regina Giovanna, perse la sua pianella (scarpetta) girando il regno con la madre. Fu proprio quella ciabatta a dare il nome all’attuale città. Economia prevalente da attività contadina: olio ottenuto dalla “dritta” una particolare varietà di oliva precoce. Si svolge il Palio de Lu Bongiorne dove le contrade tirano un carro nel minor tempo possibile.
Dalla collina con il borgo medievale guarda tutte le sue 65 frazioni. È famoso in tutta Italia per l ‘olio extravergine di oliva D.O.P. Aprutino Pescarese e per gli ottimi vini. Santo patrono: san Zopito festeggiato il lunedì dopo Pentecoste. Da visitare il Museo della Civiltà Contadina, il Museo dell’Olio e la Galleria delle Ceramiche Abruzzesi, seicento pezzi con un alto contenuto artistico.
Deriverebbe da pagus (villaggio) peligno, nel medioevo castrum Pratulae. Al borgo “dentro la terra” si accede dall’arco d’Angiò, un centro storico molto bello. Nel borgo visitare il santuario della Madonna della Libera con l’affresco miracoloso e il “Museo della Civiltà Contadina” realizzato negli ambienti del “Vecchio Mulino” dei Celestini.
1^ domenica di maggio Madonna della Libera e fiera.
