I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Luogo selvatico e boscoso era caratterizzata dalla presenza di tortore come scriveva Papa Gregorio Magno. Questa caratteristica in età medievale dà il nome di Turturitus e poi di Turturetum fino all’odierna denominazione.Il maggiore evento storico e rievocativo è il 18 agosto il Palio del Barone. Da visitare Santa Maria della Misericordia chiesa tardoromanica del 1348 con un ciclo di affreschi.
Deriva da Mons Aureus monte d’oro e dal fiume Vomano sulla cui sponda il centro storico si erge verso la montagna. Ha il primato in Italia dell’installazione dell’illuminazione pubblica nel 1899 con ben 71 lampadine. L’economia è quella del commercio e della piccola industria nel settore dei mobili, calzature e costruzioni. Da visitare il chiostro della chiesa degli Zoccolanti nel centro storico.
Di derivazione latina da Musius, il toponimo si avvale del riferimento a S.Michele Arcangelo per variare omonimia. Delle dodici frazioni vi è quella di Montone, un borgo medioevale bello e suggestivo da visitare, dove dal 1994 annualmente si tiene il festival culturale “Montone tra il sole e la luna”. Santo patrono: sant’Alessandro festeggiato il 26 agosto.
Borgo romano ebbe molteplici denominazioni nel corso dei secoli da Ilio a San Cilio da S.Giglio a S. Egidio con riferimento al fiume Vibrata assunse il toponimo odierno. Il borgo medievale da 50 anni dopo il terremoto è in perenne degrado. La chiesa patronale di Sant’Egidio Abate è molto rimaneggiata. Comune 2° in Italia per riciclo dei rifiuti vi si tiene la celebre “Sagra degli Gnocchi” (agosto)
Incerto toponimo forse cis pagus teatis (villaggio al di qua di Teate “Chieti”) o essendo un castello longobardo derivi da “ci ha pagato” per il pedaggio dovuto per passare dalla porta. Al centro del borgo si erge un torrione ultimo residuo del castello. Economia agricola con olio, grano e viti, ma si stà sviluppando anche il settore industriale. Santi patroni: Rocco e Lucia il 16 e 17 agosto.
Posta su una alta collina che degrada verso il fiume sangro, possiede una frazione al di fuori del suo territorio. Il nome deriva dall’unione di due centri abitati: Ate e Tixa sulla sommità di due promontori. Tra le tantissime chiese vi è la prima chiesa intitolata a San Leucio risalente all’874, santo patrono, numerosi palazzi nobili nel borgo medievale da visitare. Coesistono viti e industria.
Alba Adriatica è una delle più rinomate località balneari della costa abruzzese, con la sua Costa d’Argento ha ricevuto tante Bandiere Blu.La balneazione è la maggiore risorsa economina. Staccatasi da Tortoreto nel 1956 prese l’odierno toponimo. La chiesa patronale di Sant’Eufemia, le caratteristiche ville gentilizie settecentesche, la torre costiera sono tra i monumenti da visitare.
Fondata da Illiri dalla Dalmazia migrati diedero il toponimo Hatria derivante dalla divinità Hatranus. Il suo affascinante centro storico è ricco di monumenti, palazzi nobili, musei, di piante e fiori. Da visitare i 6 musei e la maestosa basilica di Santa Maria Assunta e la chiesa di Santa Reparata patrona. La notte 8 dicembre si tiene l’antica tradizione popolare dei faugni (fuoco dei fauni).
Tra i borghi medievali più belli d’Italia, sorge su un colle vicino Pescara. Distrutto l’antico insediamento i Longobardi ricostruirono il paese nuovo nell’odierno sito, lasciando il culto dell’Angelo. Il borgo fortificato si è sviluppato a cono seguendo la collina arricchito da chiese e palazzi storici. Visitare la Collegiata dedicata a San Michele Arcangelo patrono della città , festa settembre.
Deve il toponimo al termine “pinna” nel senso di sommità , altura, dovuta alla conformazione collinare su cui si erge il borgo medievale, caratteristico e bello. Possedimento di Margherita d’Austria passò ai Farnese e ai Borboni. Numerosi i palazzi storici, portici, chiese e musei da visitare nonchè il lago di Penne. San Massimo patrono della città e della diocesi di Pescara-Penne festa 7 maggio.
