Autore gianniB

Descrizioni Regione Campania
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Elenco Province: Avellino (107), Benevento (68), Caserta (78), Napoli (47), Salerno (150)
Mappa Sant'Arcangelo Trimonte
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Sant’Arcangelo Trimonte descritta da gianniB

Toponimo di origine normanna su insediamenti sanniti e romani e con riferimento a tre monti circostanti, produce extravergine di oliva “Colline Beneventane” che si caratterizza per la presenza di varietà autoctone che conferiscono agli oli un piacevole colore verde-giallo e giallo-verde, toni alfattivi con note di pomodoro e mela e sentori erbacei, toni amaro e piccanti, dosati e armonici.

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Mappa Pietraroja
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Pietraroja descritta da gianniB

Deriva dal latino petra robia “rupe rossa” vi si trova un importante parco geopaleontologico con relativo museo con reperti fossili di notevole importanza da visitare. Qui è stato ritrovato “Ciro” un cucciolo di dinosauro primo in Italia che conserva anche alcuni organi interni, tra i vari reperti venuti alla luce anche pesci, rettili e anfibi.Tra i monumenti visitare la Chiesa Santa Maria Assunta

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Mappa Sassinoro
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Sassinoro descritta da gianniB

Sassinoro sorge su di un colle roccioso con un bellissimo borgo medievale con la classica forma a fuso su insediamenti sanniti e romani. Sassannorum era il nome antico ripetuto anche nel nome del proprio torrente Sassinora. Ricco di sorgenti è autonomo per l’approvvigionamento e vi erano anche tanti mulini. Visitare la Chiesa di San Michele Arcangelo Patrono 8 maggio e il Santuario di Santa Lucia.

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Mappa Ginestra degli Schiavoni
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Ginestra degli Schiavoni descritta da gianniB

Prende il nome dal torrente Ginestra e dagli esuli cristiani dall’Albania detta Schiavonia. Su un sito sannita sorse la longobarda Sant’Angelo nella Chiana di Sant’Angelo. Intorno all’anno mille invece si trasferì sul vicino promontorio dove è oggi. I primi feudatari furono gli angioini poi gli Sforza, Carafa,Caracciolo e ai baroni Ciaburro fino al 1938. Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo.

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Mappa Ponte
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Ponte descritta da gianniB

Logicamente trae le sue origini da un antico ponte in pietra di epoca romana sul torrente Alenta. Materiali e reperti fanno risalire ad un rustico romano. Appartenne alle maggiori famiglie del Regno quali i Sanframondo, i Carafa, i Caracciolo. Tra le chiese più antiche c’è l’Abbazia di S. Anastasia dell’VIII sec. d.C., da visitare anche il Castello dell’XI sec. e i ruderi del ponte romano.

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Mappa Castelvenere
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Castelvenere descritta da gianniB

Forse il nome era Véneri perché nella zona vi era un tempio dedicato alla dea Venere, nel medioevo con il nome di Castrum Veneris fu feudo della famiglia normanna Sanframondo. Attrazioni turistiche le Torri medievali, la Chiesa di Santa Maria della Foresta di origine bizantina, Chiesa di Santa Maria della Seggiola, Patrono san Barbato festeggiato il 19 febbraio. Zona di coltivazione dell’uva.

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Mappa Dugenta
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Dugenta descritta da gianniB

E’ adagiata lungo la valle del fiume Volturno, fu donata da Carlo I d’Angiò a Gugliemo di Belmonte, poi a Rofredo Gaetani fratello di papa Bonifacio VIII e poi ai Sanframondo. Dugenta divenne comune autonomo nel 1956. Visitare il Castello normanno - svevo fondato intorno all’anno 1000 sopra un’altura, la Chiesa Arcipretale di Sant’Andrea Apostolo patrono festeggiato il 30 novembre.

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Mappa Pago Veiano
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Pago Veiano descritta da gianniB

Da pagus cioè villaggio, Veiano fu aggiunto nel 1862 da un pagus Velanus riportato su un’antica lapide. Le contrade adiacenti sono antiche mentre il paese è di recente costruzione del secolo XIV. Feudo dei De Capua, i Cutillo, i Brancaccio ed i De Maio. Da visitare i ruderi del Castello di Terraloggia, la Chiesa di San Donato patrono, la Chiesa di san Michele costruita con avanzi romani.

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Mappa Circello
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Circello descritta da gianniB

Il toponimo anticamente Cercellus deriva da quercus o cercetum la pianta arborea molto diffusa. Terra dei sanniti Pentri fu conquistata dai romani e divisa tra i veterani. Il borgo storico è edificato su una rupe scoscesa dove si staglia l’ imponente castello normanno. Festa di S. Michele 29 settembre Patrono e Festa della Madonna dei Fiori 1 giugno, una stupenda infiorata di quadri religiosi.

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Mappa Frasso Telesino
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Frasso Telesino descritta da gianniB

Deriva da terra frassorum o castrum fracti originato da fraxinus l’albero raffigurato anche nello stemma civico. Fu feudo e possedimento di varie famiglie nobili dai Della Ratta agli Spinelli. Visitare la Grotta di San Michele aperta al culto dai longobardi, la Chiesa di Santa Giuliana di Nicomedia, la più antica del paese dove si venera l’omonima santa patrona festeggiata il 16 febbraio.

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