Autore gianniB

Descrizioni Regione Campania
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Elenco Province: Avellino (107), Benevento (68), Caserta (78), Napoli (47), Salerno (150)
Mappa Carinaro
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Carinaro descritta da gianniB

I longobardi del V secolo lo chiamavano Cerinaru, borgo insidiato da saraceni, greci e poi normanni. La festa di Sant’Eufemia patrona di Carinaro è la principale tra gli eventi tradizionali, ricorre il 16 settembre col la popolare “Gara delle mazze” l’asta pubblica per aggiudicarsi il privilegio di portare a spalla la santa, quindi essere sotto le “mazze” della paranza infiorata.

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Mappa Pignataro Maggiore
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Pignataro Maggiore descritta da gianniB

Risale alla citta’ antica di Cales, che i romani colonizzarono dopo la sconfitta dei sanniti, oppressi dai barbari prima e dai saraceni poi, alla fíne dell’ottavo secolo d.C. gli abitanti l’abbandonarono creando nuovi nuclei come Pignataro. Da visitare la Grotta dei Santi ricavata nel tufo poi intonacato ed affrescato e il borgo. Festa Patronale San Giorgio Martire ultima domenica di maggio.

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Mappa Portico di Caserta
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Portico di Caserta descritta da gianniB

La manifestazione più importante è la festa di Sant’Antonio Abate con “I carri di Sant’Antonio”. Si festeggia il 17 gennaio nel vicino comune di Macerata Campania e la domenica successiva a Portico. I carri come quelli di carnevale sono trainati da trattori e gli abitanti del paese suonano strumenti risalenti alla cultura contadina come botti, tini e falci e con famosi artisti come Enzo Avitabile.

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Mappa Grazzanise
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Grazzanise descritta da gianniB

Asilo delle Grazie è il nome dato dai romani da cui il toponimo. Il territorio di Grazzanise, durante il ventennio mussoliniano, divenne insediamento dei reduci della 1^ guerra mondiale che ebbero 10 ettari del terreno bonificato con casa e stalla, molti erano soldati veneti per cui da Latina in giù molti borghi richiamano i toponomi dei paesi natii. E’ sito di un importante aeroporto militare.

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Mappa Bonea
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Bonea descritta da gianniB

Paese posto al centro della valle Caudina ai piedi del Taburno, derivare il nome dalla dea Bona o dal Duca di Napoli Buono che nel 833 lo distrusse, anche se poco credibile. E’ probabile che sia il sito della antica Caudio la prima capitale dei Caudini sulla via Appia Antica. Visitare la chiesa di San Sebastiano; chiesa di San Pietro; chiesa di San Nicola patrono; sepolcreti tufacei dei sanniti.

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Mappa Campoli del Monte Taburno
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Campoli del Monte Taburno descritta da gianniB

“Campora”o “Camporum” nel medioevo, possesso degli aragonesi Della Leonessa, quindi passò ai Carafa, poi ai D’Avalos ed infine ai D’Aquino. Il centro antico di Campoli sorge intorno a un piccolo sperone di roccia . Patrono san Nicola di Bari, San Donato d’Arezzo festeggiati il 9 maggio e il 7 agosto.

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Mappa Paupisi
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Paupisi descritta da gianniB

Da Pau “pago” e in basso sulla riva del fiume Calore c’è Pagani, dove si rinvennero molti ruderi di antichità romana. Feudo appartenuto a numerose famiglie nobili, fu comune insieme a Ponte. A fine agosto ha luogo una sagra chiamata “La sagra del Cecatiello” si può mangiare la “padellaccia” bagnata da vino locale come l’Aglianico, la Falanghina e la Coda di Volpe prodotto da ” Torre Pagus “.

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Mappa Foiano di Val Fortore
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Foiano di Val Fortore descritta da gianniB

Da Forum Iani o Fuganum dei romani, di cui sono evidenti ruderi di antichi casali romani. Vicino vi era un antico e grandioso Monastero di Benedettini adiacente alla chiesa del Beato Giovanni Eremita (oggi patrono) nei pressi di un bosco a San Giovanni a Mazzocca rifugio di banditi. Tra i monumenti il Campanile in cima alla città vecchia, S. Giovanni a Mazzocca, Chiesa di S. Maria di Gualdo.

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Mappa Montefalcone di Val Fortore
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Montefalcone di Val Fortore descritta da gianniB

Il borgo medievale sorge più in alto intorno ai resti del castello, più in basso l’urbanizzazione successiva. Feudo di Matteo de Lecto passò ai Mansella, ai Caracciolo ed ai Loffredo, al duca di Sangro e al principe di Roccella. Visitare il centro storico, il Museo della Civiltà Contadina, il Santuario della Madonna del Carmine, la Chiesa del Rosario, Chiesa di Santa Maria, Patrono san Giovanni.

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Mappa Melizzano
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Melizzano descritta da gianniB

Sorta nel medioevo al posto dell’antica Melae di origine sannita di cui conserva il nome. Nel medioevo era chiamata Meliczano feudo del conte di Caserta. Passò in proprietà a varie famiglie nobili, il Castello di Melizzano di proprietà privata conserva ancora la sua fisionomia originaria con la merlatura. Da visitare anche la Chiesa di San Pietro patrono con San Paolo festeggiati il 29 giugno.

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