I comuni italiani descritti da Ibrahim Malla: Milano, Modena, Mantova, Solferino.
Milano la città del panettone Motta e Alemagna, dell’Alfa Romeo, della Pirelli, della Breda, dell’Innocenti, dei Martinit, delle case a ringhiera e della solidarietà, non esiste più. Oggi esiste la Milano del terziario avanzato, al posto delle fabbriche ci sono bruttissimi insediamenti abitativi, al punto che non conosci chi ti sta vicino. La cosa più grave è, che non c’è più la”sgighera” nebbia.
Città circondata da 3 laghi, ha una storia antichissima ma il periodo di maggior splendore lo ha sicuramente vissuto sotto la signoria dei Gonzaga. Sotto il loro regno furono chiamati a corte artisti,pittori e scultori di fama che la abbellirono non poco. Di quel periodo è d’obbligo una visita allo splendido Palazzo Te affrescato per la maggior parte da Giulio Romano allievo di Raffaello.
In questi giorni del dopo terremoto penso spesso alla straordinaria Camera degli Sposi di Andrea Mantegna che purtroppo è stata danneggiata, così come rattrista la chiusura di Palazzo Ducale, magnifico esempio di architettura rinascimentale. Penso all’animata Piazza delle Erbe che vive momenti difficili, mi auguro che tutto il necessario venga fatto perché la città ritrovi il suo splendore.
Milano è la seconda città più abitata d’Italia, dopo Roma. Milano è una città industriale e mondana, centro finanziario e fieristico, metropoli sportiva e universitaria. Sempre in movimento e sempre più internazionale, grazie anche alla prossima esposizione internazionale del 2015.
Modena e’ nota non solo come la “capitale dei motori” per la presenza nei suoi dintorni di famose case automobilistiche come Ferrari, Maserati e Lamborghini ma anche per la sua cucina e per un centro storico con la Piazza Grande il Duomo e la Ghirlandina che da una quindicina di anni vengono annoverati tra i patrimoni dell’Unesco. Tra le tante cose è anche sede della più antica Accademia Militare.
Mantova è la Storia dell’arte e della cultura: poeti (Virgilio), pittori (Mantegna, Giulio Romano), architetti (L.B. Alberti, F.Juvarra) ne hanno fatto uno scrigno di tesori. Viva dall’epoca degli Etruschi, fiorì e raggiunse l’apice con l’illuminata Signoria dei Gonzaga che ne fecero la loro capitale. La posizione poi, fra i tre laghi ne fanno un’importante punto di riferimento per flora e fauna.
Milano è il centro del Design Italiano, pullula di vita frenetica all’insegna del ” puntuale & perfetto “.
Da visitare il nuovo “quartiere della Moda” in zona Garibaldi, che sta sorgendo con grandi grattacieli di Cristallo.
Il nuovo palazzo della Regione si innesta e si confonde nello skyline del nuovo quartiere.
Decisamente tutto molto avveniristico …
il centro di Milano ha il suo fascino, io lo ricordo con il freddo e la nebbia, le luci delle vetrine nei pomeriggi d’ inverno e il correre delle persone sempre eleganti durante i giorni lavorativi….
Una città schizofrenica tra metropoli e paese. I suoi quartieri mantengono le caratteristiche antiche di familiarità e lingua dove però, anche nelle zone colonizzate da etnie straniere, si può sempre trovare il segno della memoria che si trasforma in globale internazionalizzazione e che si concretizza in un affascinante caos.
Milano non è solo una città frenetica e piena di vita ma è anche ricca di verdi giardini e parchi ben curati. E’ ricca di monumenti e musei, le persone in giro sono le meglio vestite nel mondo e i negozi hanno delle vetrine accattivanti. Si può girare la città velocemente in metro e autobus e la sera offre una infinità di locali per tutti i gusti e per tutte le tasche. La Milano da bere mi piace.