Alla scoperta dei comuni della Provincia di Brindisi (Puglia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Brindisi ai comuni più piccoli.
Risale all’epoca del neolitico,probabilmente sorto come centro religioso dedicato al culto di Ercole,da cui prende il nome.Popolato da decine di abitanti,ebbe il ripopolamento intorno al XVI sec da albanesi sfuggiti allo sterminio dai turchi.Ora importante centro agricolo per la prooduzione del tabacco,vino e olio .
Di epoca messapica,come dai ritrovamenti di un villaggio,che verso lafine del IV sec. si trasformo’ in un forte centro fortificato.Frequentato anche dai Basiliani che per sfuggire alle persecuzioni bizantine si rifugiarono nella zona in caverne dove sono stati ritrovati degli affreschi sulle pareti.Luoghi d’interesse chiesa Matrice situata di fronte al Municipio.
Risale sicuramente all’epoca dell’impero di Roma,come lo dimostrano alcuni reperti archeologici ritrovati nelle zone circostanti,come la grotta in contrada Mariana.Di interesse rilevante è il castello e la Cattedrale,costruzione risalente al 1899.
Risale all’epoca medioevale,in seguito fu donato al Vescovato Leccese dall’imperatrice Costanza D’Altavilla,dal 1928 entra a far parte della provincia di Brindisi.Esiste una leggenda che narra l’incontro tra San Pietro e San Marco nella periferia del comune per la definizione dei confini tra San Pietro V. e Cellino San Marco,quest’incontro alla fine
divento’ una rissa.
Sorto intorno al ‘500,non avendo molte difese militari era eposto continuamente a razzie per la sua vicinanza al mare da parte dei Turchi che volevano imporre la loro fede religiosa in quanto il piccolo comune palpitava di vitalità sopratutto religiosa.Famoso oggi per i suoi vigneti e la produzione di olio e vino.
Oria, è posta su di una collina, appena si arriva, incontriamo Porta Manfredida qui entriamo nel borgo antico, per visitare Il palazzo del Sedile, Il Castello, la Basilica. Proseguendo la visita vi è Porta degli ebrei, da qui entriamo nella giudecca o quartiere ebraico dalle caratteristiche medioevali, vicoli stretti e tortuosi, balconcini, botteghe,ecc. Su tutto domina il maestoso Castello fed
Il piccolo centro si presume l’esistenza dall’eta’ eneolitica per la presenza di alcuni monumenti archeologici,come la tomba a forno,attualmente non localizzata.Nel medioevo la sua popolazione fu perseguitata dalla malaria,e dal 1927 il centro entra a far parte del comune di Brindisi.
Le stradine tra le case bianche, visitate al tramonto, danno a questo luogo un che di irreale, e riportano alla mente gli scorci dei paesini sulle isolette greche nell’Egeo.
Una piazza grande, piazza della Libertà con la colonna di S.Oronzo e poi via a conquistare letteralmente quell’agglomerato di case bianche che costituisce il centro storico di Ostuni; si sale attraverso stradine ripide, si giunge alla chiesa di S.Vito e poi alla stupenda Cattedrale: che meraviglia!
Brindisi si presenta come una città di media grandezza ben inserita nel comparto industriale ma che fa ancora fatica a recuperare le antiche glorie che la resero acclamata meta turistica e di passaggio. Presenta un bellissimo porto e monumenti di grande valore - vedere la Colonna Romana, il Monumento al Marinaio. La piazza principale del centro è quella della “Vittoria”, incrocio dei 3 corsi.