I comuni italiani descritti da Franco: Sondrio, Livigno, Mazzo di Valtellina, Val Masino, Gera Lario, Grottaglie, Morbegno, etc..
Aprica è un noto centro turistico estivo ed invernale con importanti strutture alberghiere e impianti sciistici per cui la popolazione è impegnata prevalentemente nelle attività economiche annesse al turismo. Ci sono più di 3000 abitazioni utilizzate per vacanza e purtroppo il territorio, molto bello, è stato sia in passato che ai giorni nostri sfruttato in modo poco appropriato e poco previdente.
Faceva originariamente parte del territorio del Comune di Delebio da cui si staccò nel 1610 per aderire a quello di Rogolo per poi costituirsi Comune autonomo nel 1781 .
Data la presenza in zona di numerose industrie manifatturiere il paese è particolarmente fortunato dal punto di vista occupazionale.
Ardenno fu nel Medio Evo Capoluogo di Pieve , per la sua particolare posizione, fortunata dal punto di vista climatico, sulla sponda retica solatìa, per la vicinanza al traghetto sull’Adda di San Gregorio e per essere all’imbocco della Val Masino. In località Castello sorgeva anche un antico maniero detto di San Lucio.
Il comune di Mantello si trova lungo la pedemontana che si svolge sul tracciato dell’antica strada Valeriana che risaliva la valle fino a Tirano ed è affacciato direttamente sull’Adda. Da Mantello si dipartono le strade per Rogolo, al di là della valle ai piedi delle Orobie e quella per Cino sul versante retico.
Questo Comune costituisce il centro più grosso della Valle del Bitto di Albaredo, valle ricca di storia dato che da questa valle passa la gloriosa strada Priula, dal nome del Podestà Alvise Priuli che la progettò.La strada rappresentava nel 1592 la più importante via orobica a ovest dell’ Aprica mettendo in comunicazione la Valle Brembana dominio di Venezia con la Valtellina in mano ai Grigioni.
Madesimo è il centro turistico più importante della Valle di San Giacomo e della Valchiavenna in toto, dotato di ottimi alberghi, di buoni impianti sciistici e di circa 3000 seconde case. Famosi gli alpeggi dell’Emet dove vi erano sorgenti di acque curative dove venne a curarsi tra il 1888 e il 1905 anche Giosuè Carducci.
Il territorio del Comune di Castello dell’Acqua si estende quasi completamente sulle sponde orobiche sulla sinistra orografica dell’Adda. La zona era un tempo molto abitata come ben evidenziato dall’imponenza della Chiesa di San Michele, con il vicino ossario, eretta a parrocchia nel 1427. Sopra la chiesa vi era anche un castello di cui oggi rimangono solo i resti di una torre.
Chiuro, come d’altra parte anche Ponte e Teglio occupa un territorio già abitato in epoca preistorica ma che ebbe particolare fortuna a partire dal ‘400 al tempo di Stefano Quadrio, nobile pontasco e capo dei ghibellini valtellinesi, che nel paese edificò un palazzo fortificato e sopra Castionetto un castello a guardia della Val Fontana di cui oggi rimane una torre.
Ponte in Valtellina è stato uno dei primi e più importanti centri culturali della Valle, sede di importanti e illustri famiglie con componenti che diventarono personaggi illustri anche in ambito nazionale. Basti ricordare l’astronomo pontasco Giuseppe Piazzi, la famiglia Quadrio che originaria di Como si stabilì a Ponte e la famiglia Guicciardi. A Ponte lavorò anche il grande Bernardino Luini.
Campodolcino è stato il capoluogo della valle di San Giacomo a partire dal XVII° secolo e ancor prima probabilmente importante base lungo la via dello Spluga in epoca romana quando la strada del Cardinello, lungo il corso del Liro e quella degli Andossi costituivano i tragitti obbligati per i commerci erso il Nord Europa.