Alla scoperta dei comuni della Provincia di Agrigento (Sicilia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Agrigento ai comuni più piccoli.
Tradizioni enogastronomiche, storiche e culturali sono esaltate in questo piccolo paese che offre altresì itinerari naturalistici che lasciano senza fiato. Per la vicinanza con Agrigento, molto spesso è un luogo di appoggio per i turisti dei Templi, ma offre momenti di pieno relax da respirare a pieni polmoni…
Città ricca di spiritualità, tanto da essere definita alla sua fondazione, la Nuova Gerusalemme. La sua economia, fortemente agricola, ne ha frenato lo sviluppo e molti dei suoi abitanti sono finiti per emigrare altrove, soprattutto in Germania. Nonostante la natura sia stata molto generosa, rimane una potenzialità poco sfruttata e scarsamente inserita nei circuiti turistici.
Nato come luogo di smercio di cereali, un tempo appendice di Agrigento, ne condivide molte tradizioni. Ricca di storia e cultura, molto forte è il suo legame col mare, basta guardare alle sue tradizioni marinare. Il suo è considerato uno dei più belli litorali del Mediterraneo.
La Scala dei Turchi, suggestiva e possente, domina il mare, i cui colori risaltano ancor più contro quelli della terra sicula. Il rosso, il bianco e il verde dominano il paesaggio: il rosso delle rocce calcaree, il bianco dei calanchi, il verde della macchia mediterranea …
Anche lo scrittore Alberto Moravia rimase positivamente impressionato da questo piccolo centro in provincia di Agrigento. Poco più di cinquemila abitanti animano questo piccolo borgo dalle case con la cupola “cubistica” così come le definì lo stesso scrittore. Mandorli e ulivi dominano la natura e sulle scogliere…il profumo intenso del mare di Trinacria!
Poco più di quattromila abitanti in un paese che della natura fà il suo punto forte. Una riserva naturale, alimentata dal fiume Platani tutela un’ecosistema scelto da numerose specie di uccelli per nidificare. Nel nome, l’antico legame con la città di Eraclea Minoa, agginto a Cattolica dopo l’unità d’Italia.
Un piccolo paese protetto dalla roccia retrostante che sembra il paesaggio pittoresco di un antico presepe naturale. Oggi è molto più esteso rispetto al passato, nonostante registrò una notevole espansione durante la signoria dei Gioieni. La produzione di olio e mandorle reggono l’economia locale di cui è vanto anche la produzione dell’Arancia di Ribera Dop.
Gli odori di fragole, agrumi, pesche e altri frutti si diffondono nell’area di questo piccolo centro agricolo situato tra le vallate del fiume Verdura e Magazzolo. In città, così come tra le rovine del castello, si respira un’area di antico ma suggestivo, così come sulle sue spiagge si avverte una sensazione di pace e tranquillità che non è facile trovare altrove.
Adagiata sulle pendici della collina, avvolta da aranceti e uliveti, è rinomata per la produzione di olio. L’agricoltura e l’artigianato sono le sue fonti di ricchezza e così il sapore che ne rimane al visitatore è quello di classico e antico, luogo in cui gli abitanti hanno stretto un profondo patto con la terra madre… senza stravogerla.
Vicoli arabi e medioevali accolgono i visitatori, il castello li meraviglia e i paesaggi, con i loro aromi, li stupiscono.
Un trionfo di oggetti di artigianato tipico e piatti della tradizione completano un’offerta turistica molto ricca e variegata.