Alla scoperta dei comuni della Provincia di Lodi (Lombardia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Lodi ai comuni più piccoli.
Orio Litta è un paese del Lodigiano sulla sponda sinistra del Lambro al confine con le Provincie di Pavia e Milano. Sul suo territorio, sempre alla sinistra del Lambro corre la Via Francigena, percorsa da Sigerico al ritorno da Roma, collegata all’argine sinistro del Po e all’attracco per il traghettamento. Territorio prevalentemente agricolo fu località romana per la conservazione del grano.
Guardamiglio è un comune del Lodigiano di circa 2700 abitanti. Lodigiano dalla fine del 1700, fu prima territorio dei Ducati di Parma e Piacenza. Con la vicina Emilia è diviso dal fiume Po e la frazione di Valloria è adagiata sulla sua sponda sinistra. Come le altre località della “bassa” è zona prevalentemente agricola. Bella e ben conservata è la Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista
Melegnanello è una frazione di Turano lodigiano con poco più di 300 abitanti. E’ composta in prevalenza da cascine dove l’attività princiale è costituita da allevamenti di mucche da latte con conseguenti coltivazioni di foraggio e di mais. La chiesa, costruita attorno al 1500 è dedicata a S. Ilario, mentre l’edicola posta sulla facciata della stessa rappresenta San Michele Arcangelo.
Lodi Vecchio fu importante villaggio romano situato sulla via Emilia, denominato Laus Pompeia. Nel 1111 la città fu rasa al suolo dai milanesi i quali poi ne incendiarono i resti nel 1158 distruggendola completamente. L’imperatore Federico Barbarossa riedificò Lodi a pochi chilometeri di distanza. L’attuale Lodi Vecchio sorge sulle rovine della Laus Pompeia romana.
Il nome della località deriva dalla presenza dell’Abbazia e dal tipo di alberi, numerosi in queata zona, i cerri, della famiglia delle querce. Il centro si è sviluppato attorno all’Abbazia del cerreto, fondata nel 1084 da Alberico di Montecassino. Eretta dai monaci benedettini passò ai cistercensi nel 1131 e soppressa nel 1798. Nel periodo napoleonico il comune era annesso a Corte Palasio
Anticamente il paese era denominato “Terra di S. Fedele”, dal 1530 “Terra di S. Stefano al Corno” e dal 1916 “Santo Stefano Lodigiano”. In passato costituiva uno dei tre “corni” dislocati su un’ansa del Po, insieme a Corno Giovine e a Cornovecchio. Il Paese che ha una struttura molto allungata si sviluppò a partire dal XVI secolo per volere di Catalano Trivulzio Vescovo di Piacenza
Lodi,Piazza Ospedale ove sorge la chiesa di San Francesco (sec.XIV) in stile gotico,la cui facciata è rimasta incompiuta.Nell’interno sui pilastri e alle pareti affreschi del 300-400.Importanti sono il Duomo,il Santuario dell’Incoronata.il Museo Civico.Celebri i piatti gastronomici ,tra cui spicca il “grana lodigiano” il burro e il mascarpone.
Grande torre civica della Pusterla XIV sec. I Pusterla sono i fondatori del borgo.nella piazzasi erge la chiesa seicentesca dei SS. Bartolomeo e Martino con una tela del Nuvolone.
Codogno è per importanza storica, economica e per numero di abitanti il principale centro della Provincia di Lodi dopo il Capoluogo. Lo stemma del Comune rappresenta una pianta di melo cotogno con legata tramite catenella d’oro una lupa su erba verde e cielo azzurro. Città dal 1955 conta una popolazione di oltre 15.000 abitanti. E’ ricca di edifici storici e vanta una antica fiera di bestiame
Bertonico è un paese di circa 1200 abitanti in provincia di Lodi. Con attività in prevalenza agricola Bertonico vanta sul suo territorio due centrali elettriche: la prima molto piccola, idroelettrica, sfrutta il dislivello del canale Muzza che prende l’acqua dal fiume Adda, e la seconda centrale, termoelettrica, che sfrutta l’energia termica prodotta dalla combustione del gas metano.