I comuni della Regione Umbria descritti dai turisti, da chi ci vive. Luoghi da scoprire, luoghi da raccontare con le proprie parole. Da Perugia ai comuni più piccoli.
Piazza della Signoria, aperta sul fianco del monte, percorrendola si ha a valle la visione infinita del perdersi dolce dei colli umbri. Ogni anno, il 15 maggio, vi si svolge l’alzata dei Ceri in una cornice di immensa folla festante, inizio della grandiosa corsa con cui i ceraioli trasportano i pesanti obelischi per le stradine sino all’impennata finale che conduce alla basilica di sant’Ubaldo
Gubbio é quello che ci si aspetta: una città che permette un viaggio nel tempo! All’inizio della primavera le strade che si arrampicano sul colle sono quasi deserte ed é facile immaginarsi a sentire gli zoccoli dei cavalli sul selciato o il liuto di un menestrello che seduto su uno scalino ai primi raggi di sole, prepara gli accordi per rallegrare l’incipiente serata…
Dall’alto della cattedrale si gode un panorama delle vie e dei palazzi e si comprende come questa città sia divenuta un’immancabile meta di turismo, attento alle origini della cultura italiana.
Gubbio è ricca di aspetti storici e urbanistici che una visita anche di poche ore non può non cogliere.
Posto su una collina con il suo borgo rurale fortificato, edificato attorno al XII sec, deriva il toponimo da munticulus ovvero monticello. Da visitare il borgo medievale, il Castello, la necropoli etrusca e nella frazione di Tenaglie il Palazzo Ancajani e il Museo della Civiltà Contadina, l’Antiquarium, il Castello Baschi di Carnano e il borgo medievale. Patrono San Bernardino da Siena 20 maggio.
Chiamata anticamente Meliscianum è il confine con la Toscana nella città di Sansepolcro. E’ stata fondata dal martire cristiano Giustino che dà il toponimo ed è il santo patrono 1° giugno con infiorata lungo le vie antiche del centro storico. Da visitare il castello Bufalini simbolo della città elegante e maestoso e la chiesa del SS Crocifisso con affreschi e stucchi dei fratelli Della Robbia.
Sopra il borgo medioevale abbarbicato sulla collina, con bella vista sulla pianura dove scorre il Clitumno, si trova un’Area di Sosta panoramica (gratuita) dove fa proprio piacere fermarsi e approfittare per fare una passeggiata nel borgo e visitarne le 2 chiese di s.Emiliano e s.Francesco, e la Pinacoteca con una Madonna del Pinturicchio e poi comprar vasetti di varie salse al tartufo nero locale
Entrando dalla porta principale, denominata Consolare, si entra in un borgo splendido ed elegante, soprattutto nel periodo dell’infiorata, perché tutti i prospetti del centro sono adornati di fiori e piante. Interessante il palazzo Comunale con la sua fontana cinquecentesca, a fianco dello stabile. Il patrono è San Felice festeggiato il 18 maggio di ogni anno.
Antica città etrusca poi importante centro romano, visitabili i resti di un enorme teatro, un ben conservato impianto medievale con la splendida piazza Silvestri, le mura e le porte. Famosa anche per la produzione di olio e vino e per il tradizionale mercato delle Gaite che si tiene in giugno.
Distesa sul versante della collina è bellissima per il suo impianto medievale di stradine e palazzi straordinari con l’imponente rocca a dominare tutto dall’alto del colle. Poi c’è San Francesco. Luoghi come le basiliche, inferiore e superiore, e l’eremo delle carceri oltre ad essere bellissimi donano un’ esperienza unica di spiritualità che fa riflettere e invita a ritornare.
Paese medievale, conserva un’atmosfera d’altri tempi nelle sue stradine strette e tortuose che costituiscono il centro del borgo. Molto tranquillo, principali monumenti sono le mura, la rocca di Fortebraccio e il convento di San Francesco con il museo civico. Da non perdere ai primi di novembre la Festa del Bosco, un vero tripudio di prodotti alimentari tipici della zona.