I comuni italiani descritti da magellano: Cavallino, Racines, Chioggia, Grottammare, Otranto, Lerici, Sirolo, etc..
Trafficata, caotica, rumorosa, disordinata, trasandata, scomoda, difficile ma allo stesso tempo affascinante, viva, scrigno di tesori artistico-architettonici ed umani come forse solo le città di Sicilia possono vantare. Antichissima città, più volte distrutta e ricostruita per colpa del suo scomodo vicino (”a Muntagna”) il cui profilo inconfondibile le fa da quinta.
“Alea iacta est” sentenziò Cesare nel foro della Città di Ariminum, dopo il passaggio del Rubicone. La città di storia ne aveva già alle spalle una gran quantità, ma è del periodo romano che risalgono prestigiose testimonianze architettoniche come il ponte di Tiberio, l’arco di Augusto e l’interessantissima Casa del Chirurgo che ne testimoniano l’importanza. Il medioevo ne produsse altre non meno importanti e notevoli.
Città del pomodoro e del vino, recita il cartello al’inizio del paese. Entrambi sono degni di nota per la bontà, ma quel che colpisce e motiva il turista è altro: splendide spiagge che coronano un mare limpido e pulito, caldo ed invitante. Che dire poi di borghi come Marzamemi, splendido paesino di pescatori di origine araba che gravita attorno ai resti della grande tonnara… e dell’oasi di Vendi
Carinissima cittadina barocca, Scicli si espande sul letto di un fiume, circondata da colline ricche di grotte carsiche, nucleo di antichissime abitazioni. Le strade del centro sono abbellite da palazzi tipici della zona, ricostruita dopo il terremoto del 1693, nello stile che caratterizza tutta la Val di Noto. Notevole la Chiesa Madre, ma caratteristiche e belle le altre chiese disseminate nel bo
Se si potesse arrivare nel centro bendati, si potrebbe apprezzare il Castello Normanno e le eleganti Via Roma e Via Garibaldi. Si potrebbe anche godere del meraviglioso ponte saraceno… Peccato che il tutto sia circondato da montagne di spazzatura abbandonata da una parte di residenti incivili e tollerata dagli altri altrettanto incivili. Chi poi dovrebbe vigilare ed educare… che tristezza!!
Nato come porto per la pesca e poi importante punto d’imbarco del grano coltivato nell’interno dell’Isola, Pozzallo conserva una poderosa torre, eretta dal conte Cabrera a difesa del borgo dai velieri pirata che infestavano le coste. Ora rimane, maestosa, a guardia dei bagnanti che approfittano della bellissima spiaggia e del meraviglioso e limpido mare.
Nota per la pasticceria (fantastici i suoi cannoli) e per il vino (il famoso nero d’Avola), è una città dalla caratteristica pianta centrica con una grande piazza dalla quale partono le strade che si incontrano formando perfetti angoli retti. Notevole è tale piazza, impreziosita dalla bella Chiesa Madre, da bei palazzi e dalla torre dell’orologio. Da vedere anche la chiesa dell’Annunziata.
L’equazione Noto = barocco è sempre verificata. Noto è uno dei pochi esempi nel nostro pur meraviglioso paese in cui la furia devastatrice di un terremoto abbia potuto essere il motore di una ricostruzione completa in uno stile comune a tutti gli edifici. Chiese, palazzi, fontane, piazze sono a Noto un palcoscenico in cui viene rappresentata la bellezza, la maestria degli scalpellini e l’arte
Due sono le città che si ammirano quando si visita Ragusa: una “moderna” con la bella cattedrale e pregevoli palazzi sette/ottocenteschi e dalla chiesa di S. Maria delle Scale si ammira il bel panorama della stupenda ed antica Ibla, con la meravigliosa chiesa di S. Giorgio, le vecchie case che si arrampicano fra le strette strade dove fioriscono pregevoli particolari di palazzi barocchi (balconi,
Bella, pulita e solare cittadina sull’altipiano Ibleo, Ispica vanta la bella chiesa di S. Maria Maggiore, racchiusa da una cancellata e fronteggiata da un altrettanto bel porticato ellittico: un gioiello che, anche solo, merita una visita. Ma sarebbe un peccato non vedere il bel centro storico, nella bella Piazza Regina Margherita, con la bella Chiesa Madre o l’altrettanto bella Piazza S. Annunzia