I comuni italiani descritti da magellano: Cavallino, Racines, Chioggia, Grottammare, Otranto, Lerici, Sirolo, etc..
Di origine medievale, sempre risparmiato dalla furia del vulcano (pur essendo il comune piu’ vicino al cratere), Randazzo subisce il fascino d’ “a Muntagna” e con i suoi edifici in pietra lavica affascina anche chi lo visita. L’effetto cromatico è notevole nella chiesa di S. Maria, in S. Nicolo’ e anche nell’ex convento ora palazzo comunale. Caratteristici scorci dell’Etna ovunque…
Unanimamente conosciuta come la città degli scacchi (ma patria anche di una gustosa varietà di ciliegia) Marostica è una bella cittadina della prov. vicentina a ridosso dell’altipiano di Asiago. Bello e scenografico il castello inferiore ove prospetta la bellissima piazza degli scacchi e ideale cornice della città è il castello superiore dal quale si protendono come braccia le mura che scendono a
Là dove il Brenta si riversa nella fertile pianura vicentina sorge la bella e gloriosa città di Bassano del Grappa (già Bassano Veneto). E’ il fiume a darle il bel carattere del Borgo ricco di storia, cultura e anche natura, elementi tutti ben presenti nella città. Ad unire le due sponde furono gli alpini con la (ri)costruzione dell’antico ponte progettato, in legno com’è oggi, dal Palladio
Piccolo comune del pordenonese, Sesto a.R. potrebbe passare inosservato ad un visitatore occasionale. Ma nel suo centro sorge la bellissima Abbazia di Santa Maria in Sylvis la cui fondazione risale al 730 e, anche se piu’ volte risistemata e resturata, conserva, oltre alla importante struttura (vestibolo e chiesa) un pregevole ciclo di affreschi quattrocenteschi del Paradiso, dell’Inferno e di S.M
Bel centro della pianura reggiana, a ridosso del Po che ne ha segnato la storia, Gualtieri conserva la bella piazza rinascimentale intitolata ai Bentivoglio, marchesi della città. E’ anche la città di Ligabue; il celebre pittore del novecento visse proprio qui (vi è ospitato un centro studi ed un museo. E’ proprio la Piazza Bentivoglio il suo fulcro, ove prospetta anche la Torre dell’Orologio.
Antica capitale dell’intera regione che ne prende il nome, la cittadina, con le classiche, tipiche , architetture, è punto di partenza per bellissime passeggiate (e non solo) per il vicino gruppo di Tessa, vero scrigno di tesori naturali. Appena fuori paese merita una visita il Castel Tirol, risalente all’XI sec. col suo museo, il masio e l’antico cammino di ronda. Vero paradiso appena sopra mera
La “terra delle rane” come un’antica tradizione vuole sia la traduzione del nome dal longobardo, è una città di antica origine, anche se le prime testimonianze scritte sono dell’800. Sita nella “bassa veronese” vanta palazzi storici come il palazzo Vescovile, la bella Pieve di S. Giovanni (con testimonianze dell’VIII sec.), l’Oratorio di S. Biagio e la Villa Gagliardi. E’centro del mobile in stile
Poco rimane del castello, l’edificio piu’ antico della città: ma da qui la vista é stupenda: dalle prealpi alla pianura fino alla laguna veneta. Notevoli le altre emergenze architettoniche: palazzi e ville ricordano la stretta parentela con Venezia e Treviso. Belle chiese tra le quali il Duomo con la particolare facciata affrescata, la famosa pala di Cima (che qui nacque) e la Sala dei Battuti
Città fortezza costruita per decisione delle Repubblica di Venezia nel ‘500, conserva nella loro interezza le mura ed i bastioni (e parte dei fossati) originari. La stessa pianta, progettata a tavolino e rimasta tale, è la realizzazione di quei sogni di città ideale che molti architetti precedenti avevano idealizzato: la storia è parte stessa della Città! Grandiosa la centrale Piazza Grande.
Mantova è la Storia dell’arte e della cultura: poeti (Virgilio), pittori (Mantegna, Giulio Romano), architetti (L.B. Alberti, F.Juvarra) ne hanno fatto uno scrigno di tesori. Viva dall’epoca degli Etruschi, fiorì e raggiunse l’apice con l’illuminata Signoria dei Gonzaga che ne fecero la loro capitale. La posizione poi, fra i tre laghi ne fanno un’importante punto di riferimento per flora e fauna.