Blog Umbria

Alla scoperta dei comuni umbri con articoli e interviste a
Sindaci, Artigiani, Giornalisti, Guide Turistiche, Associazioni, etc.
La Regione Umbria direttamente dalla voce dei protagonisti.

Elenco Province: Perugia (46), Terni (14)

Un Umbria piccola ma nello stesso tempo infinita. Molti comuni, spesso celati e nascosti dietro la grandeur delle eccellenze delle grandi mete spirituali, non ricevono la giusta attenzione. Oggi vi parlo di Vallo di Nera, immersa nella Valnerina e nelle folte macchie mediterranee. Con la sola forza del suo passato ha risolto i problemi della viabilità automobilistica. Scoprite come in questo piccolo viaggio virtuale.

Panicale, affacciata sulla valle del Nestore è una piccola perla. L’impianto ancora trecentesco, i palazzi medievali dove sono ancora vivi i richiami al passato e un paesaggio nel quale si respira ancora il silenzio. Tutto questo la rende una cittadina davvero meritevole di essere vista.

Quasi non sembra vero: un piccolo borgo, come tanti in Umbria, con un suo municipio, un sindaco e degli assessori. Insomma, è un Comune a tutti gli effetti. Non dovrebbe sorprendere più di tanto, semmai gratificare. Questa volta visitiamo Lisciano Niccone, appartenente a quella parte dell’Umbria troppo spesso snobbata e trascurata.

Per le affollate strade cittadine, sulle tracce del “meglio maestro d’Italia”, mi accingevo a scoprire la vera essenza di Perugia. Aiutata nella mia impresa dalla figura emblematica di un anziano signore, la cui voce profonda mi disvelava il significato di quelli che ai miei occhi apparivano semplici orpelli. La suggestione di un pozzo antico, fonte di vita per la città, nel cui interno mi accingevo a lasciare un frammento dei miei pensieri.

Celato dalle montagne dell’Appennino umbro-marchigiano, Fossato di Vico è per molti soltanto un luogo di passaggio. Scoprire le sue virtù, attraverso i racconti di un fossatano, mi entusiasma. Da città “limes” tra le due regioni, pian piano si eleva a borgo dove la tradizione è sacra e la storia si rinnova sempre. E intanto le pale eoliche, in cima alla montagna, continuano a girare…

C’è una parte dell’Umbria che in qualsiasi momento dell’anno richiama turisti e sportivi da ogni parte del mondo. Castelluccio di Norcia è una perla della montagna appenninica a confine con le Marche; un posto da salvaguardare e valorizzare. La piccola frazione fa parte del Comune di Norcia. Qui si incontrano la passione per lo sport e il rispetto della natura.

Lo scorso maggio ho nuovamente visitato Gubbio. Mancavo da anni all’appuntamento con la “città dei matti”. Ho colto l’occasione più propizia per appurare la nota “instabilità mentale” degli eugubini: la caratteristica Corsa dei Ceri. Coinvolgenti cronache della corsa, raccontatemi da parenti che erano già stati ad assistere all’evento, mi hanno indotto ad andare. Sono partito assieme ad un gruppo amici, mossi anch’essi da gran curiosità.

Dal Pancatantra a Calvino passando per Ariosto, storie di cuori impavidi e di sguardi atterriti, di nere tristezze e radiosi traguardi: realtà o fiaba? Un interrogativo cui Federica trova risposta nella sua stessa vita e nella natia Perugia dai misteriosi accessi. Una cornice ideale per trovare a sedici anni la sua “scarpetta” e coronare un sogno d’“amore”. Ieri con un libro antico oggi un ipod, imperativo provare a diventare un drago.

Non a tutti è noto l’enorme patrimonio storico che si nasconde sotto il centro storico di Orvieto. Complice di questo lavoro millenario è sicuramente la natura del terreno sottostante la città umbra. Con un’altezza variabile tra i 25 e i 60 metri sopra il livello della media, si erge una sorta di mini-altipiano in materiale tufaceo, totalmente percorso da cavità e cunicoli. È la Rupe di Orvieto.

Guardo la cartina geografica e leggo Cascia. Immediatamente, il primo ricordo va ad una domenica d’estate, in cui partimmo per visitare i luoghi di Santa Rita. Alcuni flashback danno forma alle persone che ci furono vicine nelle tormentate vicende del sisma in Umbria nel 1997. Momenti spiacevoli, ma addolciti da aneddoti divertenti e nuove amicizie.

Terra di confine con la vicina Toscana, Monte Santa Maria Tiberina è il luogo adatto per trascorrere una giorno in più di vacanza in Umbria. Vicino sorgono i grandi centri storici della regione. In pochi minuti arriverete nella mitica Val di Chiana. Qui si palpa ancora il legame forte con la terra e i suoi boschi. Le tavole si riempiono di funghi, tartufi e ogni tipo di cacciagione.

In un paesaggio costellato di migliaia di ulivi Trevi da secoli si regge sull’economia dell’olio. La sua forma è di quelle che saltano subito all’occhio: una grande chiocciola che si avvolge fino a trovare il centro nella chiesa del santo patrono Emiliano e poi a digradare in terrazzamenti. E non dimentichiamoci che in luoghi di culto ha molto da raccontare.

Paciano può vantare di essere uno dei borghi più belli d’Italia. Non è retorica gli è stato ufficialmente riconosciuto. Tra le iniziative enogastronomiche e culturali, il piccolo comune vi può offrire un soggiorno veramente piacevole.

A Todi, Piazza del Popolo è così ricca di testimonianze antiche che, visitarla approfonditamente, è già di per sé una lezione di storia. Decido di portarci mio nipote, per fargli conoscere le vicende del nostro passato che hanno plasmato e caratterizzato i nostri attuali stili di vita. Alle figure storiche che nomino, lui associa personaggi della fantasia cinematografica o miti del momento, in un dialogo paradossale ma dall’esito felice.

Prendi il giorno di Pasquetta di qualche anno fa. Uno scooter nuovo da dover testare, una bella giornata da sfruttare. La volontà di vedere un territorio devastato dal terremoto che rimargina, non senza fatica, le sue ferite. Ecco, unisci tutte queste cose in un contesto di ozio creativo e curiosità verso gli altri: il risultato è un’indimenticabile gita solitaria verso Cerreto di Spoleto.

Dal finestrino del treno scorrevano immagini fiabesche, nel mentre i ricordi affioravano silenziosi: ripensavo a quando ero stata per la prima volta nella città del piccolo Santo di Assisi. In una mistica tensione spirituale tra il sacro ed profano, intenta ad ammirare i magici dipinti della Basilica, più e più volte mi sono ritrovata al cospetto del Santo.

Mi trovo in uno dei tanti borghi caratterizzanti l’Umbria e il resto dell’Italia. Qui si respira un aere medievale, durante il Mercato delle Gaite. Fermandomi nell’antica piazza del comune, chiudendo gli occhi mi sembra di captare il brusio delle genti che secoli fa si incontravano, per scambiare le loro merci e guadagnarsi la giornata. Questo provo, se mi fermo ad ascoltare le voci di Bevagna.

Spello è un piccolo borgo umbro da non perdere. Quale migliore occasione per vedere questa deliziosa città, se non nel periodo della famosa Infiorata del Corpus Domini? E comunque, questo luogo merita un’accurata visita tra le sue viuzze, alla ricerca dei tesori artistici che vi si celano. Primi tra tutti i dipinti dell’artista umbro Pinturicchio.

Città della Pieve è una cittadina che offre molto a chi la sa apprezzare: ha un significativo patrimonio artistico e culturale, è interessante per l’enogastronomia e vive un periodo speciale ogni anno. Se passate da queste parti, fermatevi ad assaporare un po’ della sua atmosfera.

Il capoluogo umbro è una città dai mille volti e dalle mille sfaccettature, piena di questioni problematiche. Ma a volte quello che abbiamo sotto gli occhi acquista tutto un altro valore, basta una piccola scoperta a farci vedere le cose sotto un’ottica diversa.