Alla scoperta dei comuni della Provincia di Taranto (Puglia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Taranto ai comuni più piccoli.
Famose le ceramiche grottagliesi ben rappresentate anche nel Museo della Ceramica, ospitato presso il Castello Episcopio. Da visitare il Convento e la Chiesa di San Francesco di Paola e i diversi palazzi nobiliari presenti in città. Da provare le orecchiette con la ricotta forte!
Conosco Taranto da giovane adolescente, ci sono ritornato altre volte negli anni. Ricordo il centro storico e molto bene il Duomo. Purtoppo, nonostante le sue antiche e nobili tradizioni, i fumi dell’Italsider prima e dell’Ilva ora, hanno irrimediabilmente deturpato la sua bellezza. Città antica violentata dal progresso.
Sita in posizione incantevole sul golfo omonimo, abbracciata da due mari, importante centro magnogreco, oggi ha ben poco da visitare se si eccettua il museo ed il duomo.
Il degrado del borgo antico, l’edilizia selvaggia ed incontrollata che ha cancellato le tracce del glorioso passato, l’ilva che ricopre con le sue polveri la città donandole diossina, tumori e morti bianche hanno ucciso la città
Taranto,geograficamente in posizione splendida, è abbracciata da due mari.Ha la forma di una farfalla adagiata sul golfo jonico e sulla laguna del mar piccolo. Famosa per i frutti di mare e la buona cucina marina, ha un meraviglioso museo magnogreco con ori e gioielli splendidi e con la tomba del più grande atleta olimpionico dell’antichità.Da vedere anche il castello aragonese ed il borgo antico.
città dei due mari straziata dai veleni dell’industria siderurgica che ha portato lavoro , morti bianche e per cancro. una volta capitale della Magna Grecia, conserva nel suo museo i famosi ori che tanto turisti attirano da tutto il mondo. oggi taranto assurge alla cronaca per la diossina, una volta era conosciuta per i suoi frutti di mare e per il ponte girevole. quando finirà questo strazio?
Mottola racchiude in sè un’imponente cultura, che ha origine nella preistoria,attraversa l’età ellenistica(bellissime le mura greche)e a passo d’uomo arriva ai giorni nostri,in cui forse necessita maggiormente di nuova ninfa per rendere piu solide le tradizioni,arricchendole di nuove esigenze,giovanili e non.Offre un patrimonio rupestre e vive serate gastronomiche all’insegna della musica popolare
A pochi passi da Taranto, Marina di Lizzano piccola perla del litorale Salentino, copre un tratto di costa con spiagge di sabbia chiara alternate a scogliere e dune di macchia mediterranea, proclamate patrimonio ambientale sotto la tutela dell’UNESCO. Dalla costa si estendono pinete profumate fino all’interno, dove il piccolo centro è puntellato di graziose masserie rustiche e di trulli Trodduri.
Pochi minuti, di passaggio dal finestrino dell’auto. Lo sguardo si sveglia dal torpore del “nulla di ché” che passa davanti agli occhi. Il corso cittadino si presenta meravigliosamente festoso e luccicante e da assonnata passo improvvisamente a vigile per cogliere ogni particolare di quella fugace visita. L’armonia della pietra mi acceca e sorridente saluto la città tornando ad assopirmi.
A cavallo tra Taranto, Lecce e Brindisi, il cuore del Salento è Manduria. Tra le strade desolate che attraversano distese arse dal sole, ulivi e vigneti si inseguono fino alle porte del centro: il centro storico con le costruzioni colorate e un pò arabeggianti, le piazze pittoresche e un odore di Primitivo piacevolmente invadente donano alla cittadina un’atmosfera calda e un pò surreale…
Antica città magnogreca, in splendida posizione: nonostante i monumenti, la città non è assolutamente pronta a ricevere il turista e il borgo antico - di grande interesse - è abbandonato e decrepito. Da vedere la cappella di san Cataldo nella cattedrale. Ottima la gastronomia.