Alla scoperta dei comuni della Provincia di Taranto (Puglia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Taranto ai comuni più piccoli.
Con i suoi 7.500 abitanti circa Palagianello è il più piccolo comune del versante occidentale della provincia jonica e sorge a ridosso dell’omonima gravina con i suoi insediamenti rupestri. Ci sono più motivi per visitare il luogo quali la pineta, le masserie come La Torrata e Serrapizzuta, il Borgo Medievale , le chiese ed il castello la cui costruzione dovrebbe risalire al XI secolo.
Piccolo comune della provincia di Taranto, sorge a 35 m sul livello del mare che si raggiunge facilmente a pochi minuti.
La sua costa è sabbiosa con presenza di dune.
Torricella vive della sua agricoltura, uliveti, allevamenti di voini e pregiato il suo vino.
Nel centro vi è un castello ben conservato risalente alla metà del XIII secolo, in tufo e a cinque torri di epoca aragonese.
Grazie ai suoi 180 mt slm da Montemesola si gode un bellissimo panorama che arriva fino al golfo di Taranto da cui dista circa 22 km. La cittadina si estende a pochi metri dalla gravina che prosegue fino al capoluogo. Da visitare il centro storico ed in particolare il Palazzo Marchesale, il Palazzo Pomari,la torre dell’orologio e le porte urbiche che in passato rappresentavano l’accesso al paese
Sembrerebbe che il nome Carosino derivi da Carus ovvero prezioso come i vigneti caratteristici dell’agricoltura locale e da cui si ricava un pregiato vino a cui viene dedicato un festival durante il quale la bevanda zampilla da una fontana sulla piazza del paese. Il festival è arrichito da numerose bancarelle che espongono i prodotti tipici locali e da esibizioni musicali.
Ginosa sorge al confine tra la provincia di Taranto e la provincia di Matera. Cittadina prevalentemente agricola dista circa 18 km dalla sua marina alla quale viene, ogni anno, assegnata la Bandiera Blu. In occasione della Pasqua viene rappresentata una suggestiva Passio Christi all”interno della gravina che attraversa il paese, con oltre 200 figuranti.
La citta’ dei due mari,splendida nei suoi colori e nei suoi sapori specie delle rinomatissime cozze, da sempre sede principale della piu’ grande base della Marina Militare con la quale ha stretto rapporti strettissimi e anche se la base principale delle navi non e’ piu all’interno del Mar Piccolo ma nella nuova base navale costruita fuori citta’.
Il ponte è girevole ed è lungo quasi 90 metri. Fu costruito nel 1887 per collegare l’isola del borgo antico di Taranto, con il borgo nuovo della penisola. E’ sempre un piccolo spettacolo quando si ferma il traffico per il passaggio delle imbarcazioni più grandi, osservare le due estremità a braccia del ponte che girano lateralmente per consentire la navigazione.
Si adagia sul colle di S. Martino (santo patrono) in posizione panoramica sulla Val d’Itria, costellata di trulli. E’ detta Franca a cause dei privilegi fiscali concessi ad essa dai principi di Taranto nel XIV sec. Nel centro storico medievale risaltano però i palazzi gentilizi del Barocco Martinese che qui proliferò. Da non perdere il Pal. Ducale, la Basilica di S. Martino e la Piazza Immacolata.
Capoluogo dell’omonima provincia pugliese, è definita la città dei due mari per la sua posizione tra il Mar Grande ed il Mar Piccolo. La Città Vecchia, che sorge sulle rovine della magnogreca Taras, occupa un isola ricavata in epoca aragonese con il taglio di un canale oggi scavalcato dal Ponte Girevole che la unisce al Borgo, elegante rione ottocentesco con ampie strade e piazze e il lungomare.
A Manduria ci sono importanti ritrovamenti archeologici: numerose tombe di periodo messapico e ampi tratti di mura antiche. Di rilievo anche il Fonte Pliniano, il monumento simbolo della città che prende il nome da Plinio il Vecchio che lo descrisse nella “Historia Naturalis”. A marzo a Manduria si tiene l’importante Fiera Pessima, con centinaia di espositori.