I comuni descritti da chi li vive giorno per giorno o comunque ha avuto modo di conoscerli in viaggio, per lavoro, per turismo. Un modo per condividere le proprie esperienze e conoscere nuovi luoghi interessanti.
Sulla punta più orientale del Gargano è un bellissimo ed attrezzato centro turistico. Fu colonia greca e municipio romano. Il suo borgo medioevale, fra i più tipici del Gargano, si snoda con stretti vicoli fra le case bianche. Da visitare il castello del 1240, rimaneggiato e ampliato nel XVI secolo e la bella cattedrale del XI secolo.
E’ ilcentro balneare più a nord del Gargano, uno dei punti d’imbarco per le isole Tremiti, famoso anche per la sua produzione di agrumi.Del suo passato storico rimangono tracce nell’abitato delle torri e della cinta muraria. All’interno del pittoresco agglomerato di abitazioni è la chiesa di S.Pietro che contiene due preziose statue lignee cinquecentesche.
Il paese sorge in provincia di Latina , alle pendici dei Monti Aurunci,attraversato dall’antica Via Appia e quasi equidistante da Roma e da Napoli. Entrando in paese ecco ergersi immediatamente l’imponente Castello , costruito tra il X e l’XI secolo , attorno al quale si estende l’antico borgo. E’ il paese nativo di Fra’Diavolo , importante Brigante del 1800 che ispirò un’opera lirica di Auber.
Di fronte all’imponente roccia della Concarena, abbarbicato al limite abitabile del Pizzo Badile, in uno degli stretti passaggi dell’alta Valcamonica Cimbergo é l’esempio del gusto dell’uomo per la natura difficile. Praticamente sprovvista di superfici piane, la zona é abitata dai tempi del neolitico e oltre alle famose incisioni presenti nella zona, molti i racconti e leggende che ne testimoniano
Nonostante la chiara vocazione turistica Formia è una città “viva” dodici mesi l’anno. Sarà per la sua temperatura mite, per la sua inclinazione alla nautica , per i collegamenti con le Isole Pontine, per la moltitudine di attività commerciali ,per il suo Centro di Preparazione Olimpica, per il Parco Naturale , per le Memorie Storiche presenti nel comprensorio : in tutti i mesi interessante !!!
L’ambiente é spettacolare, con le montagne che precipitano nella piccola conca del lago d’Idro. Spesso le mattine primaverili l’umidità vi si raccoglie e la nebbia galleggia a pochi metri dal pelo dell’acqua rendendo una sosta ai piedi della Rocca un piacevole obbligo. In effetti la Rocca é il simbolo di Anfo e da secoli ne condiziona l’esistenza, inserendo spesso il paese nella storia locale.
Antichissimo insediamento sannita, è costruito su uno sperone panoramico; fu roccaforte longobarda. La torre e i ruderi del castello del XV secolo sono inglobati nel tessuto urbano. Da visitare i resti della Badia benedettina di S.Tommaso del Cerrutolo, attiva tra il XII e il XIV secolo.
Situato su un dosso presso il monte Carmine, di antiche origini il paese ha avuto sempre uno spirito libertario: da qui parti il moto repubblicano del gennaio 1799. Fra i monumenti da visitare la chiesa di Santa Maria degli Angeli, con facciata tardobarocca e altari intarsiati. E’ tradizionale l’artigianato del legno e la tessitura
dei tappeti.
E’ un centro di villeggiatura, sui contrafforti del monte Santa Croce con case policrome disposte intorno al turrito castello Aragonese. In paese ha sede l’Istituto Zootecnico per la Lucania che intende valorizzare l’allevamento del bestiame. Da visitare la chiesetta della Madonna delle Grazie che custodisce un polittico del XVI secolo.
E’ impossibile non citare la localita’ sciistica di Piano Provenzana, posta a 1900m di quota, nella quale e’ possibile praticare diversi sport invernali, dallo sci alpino a quello di fondo allo snow-board. Praticamente distrutta durante l’eruzione del 2002, gli impianti di risalita sono stati lentamente e faticosamente ricostruiti, per la soddisfazione degli amanti della neve.