Alla scoperta dei comuni della Provincia di Caserta (Campania) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Caserta ai comuni più piccoli.
A pochi chilometri da Caserta, sorge il piccolo comune di Recale, noto per la festa del “Giglio” che si svolge nel mese di giugno in onore di Sant’Antimo patrono locale. L’aspetto storico è rappresentato da Villa Porfidia detta anche ” La Torre”, palazzo roccaforte del ‘700, di recente scenario della fiction “I Mille”.
Marcianise è una cittadina che dista circa sei/sette chilometri da Caserta, un tempo dedita quasi totalmente all’agricoltura oggi rappresenta la zona industriale dell’intera provincia.
Nonostante l’avanzare dei tempi conserva molte testimonianze storiche racchiuse nelle tante chiese che sorgono sul suo territorio. Buono il clima, un po’ meno la gestione ambientale.
Un tempo città ricca e capitale di terra di lavoro, oggi una povera città, con poco lavoro e grandi problemi amministrativi, resta la grande accoglienza dei cittadini e
le bellezze da visitare come la Reggia e Caserta Vecchia.
Un paesino d’origine medioevale alle pendici del monte Sambucaro, incorniciato nelle pagine della storia dai drammatici eventi bellici, che ispirarono alcune riprese de “La Grande guerra” di Monicelli. Di gran respiro la sua piazza Risorgimento e d’interesse il Parco della memoria storica.
Per fortuna Caserta è una città pianeggiante adatta a chi ama la bicicletta, peccato che i pochi spazi verdi sono mal gestiti.
In compenso la reggia Vanvitelliana è straordinaria.
citta’ nobile e ricca di storia,palazzi di stile gotico catalano.da vedere il duomo e l’Annunziata ma si contano 42 chiese antiche,museo campano,diocesano e arte moderna.bastioni medievali,2 polveriere austriache.chi vuole fotografare venga e resterà stupito.visitare la basilica di s.angelo in formis (è unica)
Capua, splendida cittadina campana di circa 20.000 abitanti, sorge in Terra di Lavoro su un’ansa del fiume Volturno che viene sovrastato parallelamente da due ponti: il ponte nuovo e l’antico ponte romano.
Spettacolare è il panorama che si gode da entrambe le postazioni, immersi nel verde della zona periferica della città.
Nell’anno 861 d.C. esisteva un nucleo urbano denominato Casam Irtam dal latino: “villaggio posto in alto” da cui nasce il toponimo. La frazione Casertavecchia è un borgo medievale nato vicino al castello di cui rimangono dei ruderi interessanti e la torre circolare intatta. La cattedrale di San Michele è bellissima da visitare con la navata a doppio colonnato, affreschi, sarcofagi e la facciata.
Il territorio di questo comune dell’Alto Casertano si incunea tra il lazio ed il Molise. Il borgo antico, costruito su uno sperone roccioso, è stato seriamente danneggiato dai bombardamenti della II Guerra Mondiale ed abbandonato dagli abitanti rifugiatisi nelle grotte. Oggi esso ha il fascino della rovina, mentre il Parco della memoria storica col museo multimediale documentano quelle tragedie.
Nella zona “rustica” di San Marco Evangelista la parrocchia dello Spirito Santo coperta da una volta a botte mentre nella zona di recente espansione è stata edificata, in stile moderno, la Chiesa Nuova dello Spirito Santo, nelle vicinanze di quest’ultima una statua di padre Pio. La principale fonte di economia del paese è l’agricoltura