Pievebovigliana descritta da Vincenzo Allevi
Bellissimo comune ben curato e ben armonisamente sistemato nella parte vecchia del paese, molto belli il castello dei conti di san maroto
I comuni della Regione Marche descritti dai turisti, da chi ci vive. Luoghi da scoprire, luoghi da raccontare con le proprie parole. Da Ancona ai comuni più piccoli.
Bellissimo comune ben curato e ben armonisamente sistemato nella parte vecchia del paese, molto belli il castello dei conti di san maroto
Transitando per la via Salaria non si puo notare il paese di Arquata del Tronto e una visita alla sua magnifica Rocca è di dovere, purtroppo ora aperta solo la domenica mattina, dal suo torrione si vedono i tre confini, Lazio, Marche, ed Umbria dove fu volutamente costruita. Una targa ricorda la sosta che Giuseppe Garibaldi fece nel 1849 nel paese d’Arquata mentre era in cammino verso Roma.
Conosciuto anche con il nome del per via del fenomeno del brigantaggio, il comune di Montegallo si trova ai piedi del monte Vettore in provincia di (AP). In antichità il suo nome era Santa Maria in Lapide. Prodotti tipici della zona sono i tartufi e le castagne.Quest’anno il comune di Montegallo si è aggiudicato l’edizione del Palio dei Somari Sindaci svolto ad Amatrice.
Da non perdere la scalinata che si trova all’interno della rocca , con la cisterna Malatestiana e la bella Chiesa di Sat’Antonio in cui sono conservati dipinti del Guerrieri e del Presiutti .
Cartoceto e’ oggi celebre per per gli uliveti e l’ottimo olio che in zona si produce . Un tempo era sede di mercati e fiere che raccoglievano gli abitanti della valle del Metauro . Il centro storico e’ caratterizzato dalla Parrocchiale dedicata a San Pier Celestino edificata nel tardo cinquecento .
Il borgo e’ di origine medievale e conserva intatte le sue mura che circondano l’intero abitato . Al paese si accede dalla Porta Maggiore edificata nel XV secolo : meritano una visita la chiesa dedicata a San Vito e San Modesto del 1700 . Consigliata una passeggiata lungo le mura .
Città ricca di attività, si trova al centro della Valle del Chienti, lungo la direttrice per Roma. Interessante la visita della Basilica di San Nicola ed il suo “Cappellone”.
Stupenda la Rocca di Gradara, conservata nel tempo in tutta la sua bellezza, che ci racconta la storia d’amore tra Paolo e Francesca e che Dante ha saputo rievocare nel suo canto dell’Inferno. Il suo borgo è abbarbicato su un colle, protetto e cinto da mura importanti, entro le quali si assaporano i gusti della cucina locale e ci si immerge ancora in un tempo passato.
Questa fresca cittadina alle pendici del monte Conero ti offre il mare nel migliore dei modi: prima lo puoi godere affacciandoti al balcone naturale che, da 60 metri di altezza, getta lo sguardo sul verde Adriatico e sul porticciolo turistico, poi puoi scendere sulla dorata spiaggia a godere il sole . Al ritorno delizierai il palato al ristorantino con una delicata “chitarrina allo scoglio”
Sono stato una sola volta ad Urbino, per poche ore, quasi al tramonto, per sfuggire anche all’afa e alla confusione della riviera ad agosto dello scorso anno. Lì, il silenzio. davvero una città sospesa nel tempo dove puoi trovare un musicista che suona il violoncello al centro della piazza e pochi spettatori che improvvisano un balletto.
