I comuni italiani descritti da capitan nibbio: Baceno, Maenza, Arpino, Frosinone, Veroli, Sermoneta, Fiuggi, etc..
Un luogo che ad uno sguardo furtivo e distratto può sembrare anonimo e che invece vanta discrete testimonianze di una storia antica che ha visto questa cittadina al crocevia di traffici e culture sin dall’antichità, dall’epoca sannitica e romana ad oggi.
Un rito, bagnarsi nelle acque del suo simbolo, la Fontana Fraterna, illuminata dal sole pomeridiano.
Incantevole e fuori dal tempo,tra le altre cose mi ha affascinato la piazzetta nella zona vecchia popolata dai gatti di cui non ricordo il nome…
Il Sacro Monte di Orta, situato sulla collina che sovrasta OrtaSanGiulio, è un incantevole luogo ricco di spiritualità e bellezza immerso in un magnifico bosco secolare. Il percorso devozionale collega fra loro 20 cappelle dedicate alla vita di San Francesco, al cui interno si possono ammirare molteplici gruppi statuari a grandezza naturale, realizzati in terracotta dipinta, e numerosi affreschi
Celeberrimi ed unici i Sassi, il Barisano e Caveoso con le abitazioni scavate nella roccia e le chiese rupestri. Per questa particolarità, la città è stata il set di numerosi film, da Pasolini a Mel Gibson, tanti registi hanno ambientato quì le loro scene. Visitandola anni fa, scoprii un liceo intitolato a Giovanni Pascoli, dove il famoso poeta aveva insegnato.
Bellissimo borgo medievale si stende tra due colline con una parte antica detta Civitavecchia. Dall’aspetto paesaggistico incantevole conserva la sua struttura scevra da nuova urbanizzazione. Tra i personaggi storici vi nacquero Marco Tullio Cicerone, Gaio Mario, Marco Vispasiano Agrippa. Vi si svolge a maggio una gara di traduzione di brani di Cicerone e il palio dei quartieri ad agosto.
Il borgo sorge su una collina al di sotto dei quali tra boschi di castagni si sviluppa il centro termale tra cui la fonte Bonifacio VIII. Il nome deriverebbe dal latino fluvius: fiume, corso d’acqua o dalle tante felci presenti e venne assunto nel 1911 lasciando quello di “Anticoli di Campagna”. Una delle città termali più conosciute al mondo possiede numerosi alberghi ed attrezzature turistiche.
Il centro cittadino si trova su un’isola formata dal fiume Liri che si biforca in due bracci che vicino al centro cittadino, all’altezza del castello Boncompagni - Viscogliosi, formano la Cascata Grande e la Cascata del Valcatoio. La prima è verticale con l’altezza di 27 metri, l’altra è lunga 160 metri ed alimenta una centrale. Davvero uno spettacolo unico visitare questo paese!
Il toponimo Pontecorvo deriva da “Pons curvus” che si può vedere sul fiume Liri in centro città che era stato realizzato così per sopperire al problema degli urti dei tronchi trasportati dalla forza della corrente. Santo patrono: san Giovanni Battista a cui è legata l’apparizione di San Giovanni Battista al contadino Giovanni Mele. Pontecorvo viene chiamata la “Capitale Del Carnevale Ciociaro” .
Centro della Ciociaria, è un insediamento industriale e commerciale con grandi società come l’Agusta. I resti dell’anfiteatro e i reperti conservati nel museo archeologico cittadino sono da visitare. Ha subito gravi danni per terremoti e per la II guerra mondiale. Anche se è città inquinata (Cigno Nero 2007) è possibile gustare piatti e prodotti tipici della cucina ciociara (fettuccine ciociare).
Nel suo stemma ha per motto “Federicus me reparavit” vale a dire che l’imperatore svevo Federico II la fece ricostruire. E vi fece erigere la Cattedrale, con la facciata a due campanili gemelli, portale riccamente scolpito ed interno nella veste ottocentesca del Travaglini. Il centro storico presenta anche altri monumenti come S. Nicola dei Greci. In gastronomia la città eccelle per il suo pane.