Alla scoperta dei comuni della Provincia di Cosenza (Calabria) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Cosenza ai comuni più piccoli.
Perla del Tirreno, Diamante è uno dei centri più pittoreschi del cosentino, noto per i numerosi murales che dal 1981 fanno mostra per i vicoli cittadini e per l’accademia del peperoncino che ogni anno dà vita, nella prima settimana di settembre, all’ormai famoso festival del peperoncino che attira una miriade di visitatori.
Fondata nel XI secolo dagli Enotri,divenne colonia della magna-grecia,successivamente sotto il dominio dei romani divenne un avamposto militare per il controllo della piana di
Sibari,l’imperatore Adriano vi costrui’ un porto capace di accogliere 300 navi.Successivamente passo’ sotto il dominio dei normanni e degli svevi.
La citta di Rende si estende dalla parte ovest del fiume crati fino alle serre cosentine, è un comune di circa 35000 abitanti, il terriotrio presenta zone montane ad ovest che degradono verso est ,è sede ll’università della Calabria,nel palazzo Vittori si trova il centro per l’arte e la cultura intitolato ad Achile Capizzano.Nella zona moderna della città sorge il Museo del presente.
Roseto C.Spulico in origine era una città satellite di Sibari ai tempi della Magna grecia. Caratteristico il suo centro storico posizionato su un’altura risalente al medioevo con stradine strette e scorci panoramici sul mare, molto bella la zona della marina con la sua piaggia e il mare cristallino meta di turisti, importante il Castello ristrutturato di recente.
Nomen omen! In effetti il centro storico di Scalea è fatto quasi esclusivamente di scale che si inerpicano tra vecchie case fino al castello. Dalla piazza principale della parte antica del paese, si gode di un panorama verso il mare e la torre Talao che domina il mare. E sempre da qui parte una scenografica scalinata da cui si dipartono verso l’alto le ltre scalette che si addentrano tra le case.
Paese quasi al confine con la Basilicata, è decisamente migliorato rispetto al degrado di qualche anno fa. Una lunga e vasta spiaggia, con stabilimenti ben distanziati, che termina con la la Torre di Fiuzzi, di fronte all’isola Dino. Ed il centro è percorso da un piacevole viale alberato dove passeggiare gustandosi un buon gelato.
Un bellissimo centro storico, tra scalinatelle e vicoli pieni di piante, si ammirano i murales di cui questa città è la capitale italiana, insieme al peperoncino. Ogni anno si arricchisce questo museo all’aperto, con opere alcune delle quali veri capolavori. Ora poi si sta realizzando una gradevole zona pedonale dove prima si svolgeva un caotico traffico.
Ai piedi del Pollino, abbarbicato su una altura questo paese dalla forma conica, è dominato dall’alto dai ruderi del castello.
da cui si domina la vallata. All’ingresso del paese la quattrocentesca chiesa di S.Bernardinoe interessante la barocca Collegiata della Maddalena.
Il ponte del Diavolo costruito nell’epoca romana sul profondo canyon scavato dal Raganello si trova a 260 metri s.l.m. ad una altezza di metri 37,50 dalla profondità della gola. Oggi rappresenta la principale attrazione della cittadina albanese di Civita situata a 450 metri s.l.m.
Numerosi turisti affrontano il percorso faticoso sia in discesa che in salita pur di godere dell’amenità del luogo
Arcavacata, frazione di Rende, è rinomata per essere la sede dell’Unical, l’Università degli Studi della Calabria.
L’Unical è una struttura, ideata da Vittorio Gregotti, sviluppata in lunghezza, caratterizzata da una serie di edifici alti circa 30 metri, di forma cubica (chiamati per l’appunto “i cubi”), disposti lungo un ponte sospeso in acciaio lungo circa 2 km (il ponte Pietro Bucci).