I comuni italiani descritti da Lory B: Sessa Aurunca, Napoli, Taranto, Pescocostanzo, Maratea, Sulmona, Gaeta, etc..
Amena località del parco regionale degli aurunci, dall’aria pura e frizzantina, ricca di sorgenti e castagneti. Per le strade soprattutto nel periodo delle sagre, si segue la scia del profumo dei funghi porcini. E’ meraviglioso il panorama che si gode dal santuario della Madonna dei Lattani! Visitarla è un toccasana per la mente ed il palato!!
Molte volte sento il desiderio di ” sciacquare i miei panni nell’Arno” come disse il Manzoni, per immergemi sempre di più nella tua storia, città affascinante e da riscoprire ogni volta. Per le tue strade e piazze ancora sento gli splendori del Comune come in quei tempi. E respiro l’arte a pieni polmoni!
Bellissima località di mare e di antiche tradizioni: il suo nome si riferisce sia al popolo di pescatori, sia al passaggio di Enea. Il mare si respira in ogni strada, la maestosità delle sue chiese e soprattutto il santuario dell Montagna Spaccata, la rendono anche mistica e affascinante. E’ un piacere passeggiare per le sue strade, scoprire angoli suggestivi e gustare una buona cucina locale.
Batte un cuore verde nella città di Sulmona, incastonata tra la Majella ed il monte Morrone, che a seconda delle stagioni e delle condizioni del tempo, la colorano di magiche suggestioni. Tra le antiche strade e piazze si passeggia volentieri gustando i deliziosi confetti che adornano le vetrine dei vari negozi. E’ bella la sensazione di gustare con il palato ciò che si ammira camminando!
Maratea, perla incastonata trale montagne, tra le tue caratteristiche stradine si respira aria di mare e di antiche tradizioni che ancora si leggono nelle mani nodose dei tuoi anziani. Terra di storie antiche, di aneliti di popolo, sei affascinante e mistica offrendo al mare e ai monti l’abbraccio del Cristo che con le braccia spalancate ricorda le bellezze del Creatore!
Pescocostanzo, deliziosa, densa di storia,” civettuola”, con i suoi palazzi che con le tante finestre e balconi come occhi colorati e fioriti, guardano e meravigliano il turista che passeggia . Indugiare per le sue strade è una delizia, il tempo non vorrebbe mai passare…
Il ponte è girevole ed è lungo quasi 90 metri. Fu costruito nel 1887 per collegare l’isola del borgo antico di Taranto, con il borgo nuovo della penisola. E’ sempre un piccolo spettacolo quando si ferma il traffico per il passaggio delle imbarcazioni più grandi, osservare le due estremità a braccia del ponte che girano lateralmente per consentire la navigazione.
Mi lascio portare dalle tue strade…pietre di mura antiche che ancora parlano di storia…chiacchiericcio della gente che mi accompagna nei vicoli…odore di legna e di forno: stanno preparando le pizze! Lo sguardo si perde nel mare, un azzurro profondo che incornicia il Vesuvio disteso sul mare. La brezza marina si sente, portata dal coro festoso dei gabbiani che volano intorno ai campanili…
E’ una città che si dispone come un ventaglio sotto il vulcano di Roccamonfina, guardando il mare verso le isole pontine. E’ di antica fondazione (colonia sotto il diritto latino fondata nel 313 a. C.)e sono visibili monumenti archeologici romani. Caratteristiche le processioni quaresimali. Le frazioni di Ponte, S. Martino, S. Carlo, sono paesini deliziosi e ameni immersi in castagneti e uliveti.