I comuni della Regione Liguria descritti dai turisti, da chi ci vive. Luoghi da scoprire, luoghi da raccontare con le proprie parole. Da Genova ai comuni più piccoli.
Sestri Levante sorge su una stretta penisola protesa sul mare. Arrivando in questo particolare borgo ligure la prima cosa che colpisce sono i colori. Il rosso e l’arancio carico e brillante delle case, il blu del mare, il verde dell’entroterra collinare. Due splendide baie divise dalla penisola stessa, Baia del Silenzio e Baia delle Favole, il solo nome fa venir voglia di visitarle.
Monterosso è la più grande delle località che fan parte delle 5 Terre e la più popolosa. E’ quella più a ovest ed è anche la più pianeggiante. E’ divisa in 2 parti: la più nuova e il nucleo più antico e si passa dall’una all’altra attraverso una galleria.
Bellissimo e colorato borgo marinaro del levante ligure, è famosa per i caratteristici palazzi che sorgono, variopinti, sul lungomare. Sorge su una conca del Golfo Paradiso, a ridosso del promontorio di Portofino. Caratteristiche le stradine del centro e la spiaggia sulla quale prospettano i palazzi. Interessante la Basilica di S.Maria Assunta sul promontorio, affacciata sul porticciolo.
Stupenda Lerici ma bellissima la frazione di Tellaro, piccolo borgo marinaro a sud del capoluogo. Le piazzette e le vie tra le colorate case che incorniciano promontorio e insenatura vanno percorse e gustate lontano dal caos ed in bassa stagione quando si possono cogliere i particolari piu’ caratteristici. Proprio bella!
E’ probabilmente il luogo dove all’inizio del II secolo a.c. i Romani imposero il proprio dominio sulla regione in esito alla vittoriosa battaglia contro la popolazione ligure. Suggestivi i due ponti di epoca medievale, a schiena d’asino, pavimentati in sasso, sul torrente Argentina, ancor oggi pefettamente fruibili dalla comunità.
Città che amo. Forse, da piemontese, ne subisco il fascino marinaro; forse, come Paolo Conte, la vedo bella per un solo giorno; forse la vedo attraverso le parole e la musica di Faber; forse amo Genova, perché è facile innamorarsene, perché Lei ti prende con la passione di un’amante; perché i caruggi son belli così, anche “se il sole del Buon Dio non dà i suoi raggi”.
Genova è Genova.
Incantevole paesino incastonato in uno scenario paesaggistico estasiante tra verdi colline e un mare cobalto. Il paese è interamente circondato da mura medioevali ed è possibile accedere solo attraverso le porte della stessa epoca. Il borgo antico è percorribile a piedi ed ha mirabilmente conservato l’antico fascino, vicoletti ciottolati, ripide scalinate, palazzi antichi.
Genova come città non sarebbe brutta, ma è mal amministrata. Se si toglie l’acquario e la zona expo il comune il resto lo lascia deperire. I vicoli sono diventati ghetto di extracomunitari. Poi mettici anche il carattere dei genovesi per le ristrutturazioni e il danno è fatto. Un orrore. L’errore fu fatto anni addietro quando decisero di rendere industriale la citta. Una citta di mare è da matti
Sita in un’ampia baia fra Capo Mele e Capo Cervo, è l’ultimo comune occidentale della Provincia di Savona. Non ha centro storico in quanto nata da un’aggregazione turistico-speculativa del dopoguerra.
Ha però alcuni punti suggestivi (il castello), un bel lungomare, alcune località panoramiche (Rollo) ed un entroterra interessante per le produzioni agricole.
Ottimo sito per wind- e kite-surfer.
Immerso nella natura, sul Monte Gottero, il paese è meta turistica per quanti amano la montagna. Percorso dal Fiume Gottero che sfocia nel Vara, in quest’ultimo si praticano sport d’acqua. Indimenticabile la mia infanzia trascorsa tra i boschi al profumo dei funghi porcini e castagne. Tra i ricordi vi è l’antico mulino a ruota, il maestoso ponte romano, che porta alla Chiesa Santa Maria Assunta.