Interviste

I comuni esplorati attraverso le interviste a chi li vive quotidianamente. Personalità istituzionali, uomini di cultura e di impegno sociale, maestri artigiani e imprenditori di lungo corso, raccontano con la loro attività la storia, il presente e il domani del territorio.

Biella, camini d’industrie, ma anche di operose cucine. Perché – come poetava Carducci -, «Biella tra ‘l monte e il verdeggiar de’ pianilieta guardante l’ubere convalle,ch’armi ed aratri e a l’opera fumanti camini ostenta». Incontriamo Paolo Mancastroppa, del ristorante Baracca di Biella, e scopriamo che l’insalata russa è piemontese, che il numero del bollito è 7-7-7, che la maionese fa uno Stato e che la morte del riso è nel vino.

Da quelli di epoca romana fino ai sofisticati miscelatori passando per i rubinetti a testa di drago del Seicento… Nel Museo del Rubinetto di San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara, sono esposti alcuni pezzi che ripercorrono la storia dell’idraulica, un’industria particolarmente produttiva nel distretto del Basso Cusio. Ai rubinetti è legata anche la storia sociale dell’utilizzo dell’acqua e dell’evoluzione dell’igiene.

Civitavecchia vista da una giornalista che di lei (la città) ha tanto parlato e che la tiene stretta al cuore. Parlando delle terme, del mare, dei siti architettonici e delle opere culturali, si tratta delle bellezze del comune e si vorrebbe che a vedere la parte migliore della città non fossero solo i turisti di passaggio che si dirigono verso Roma, ma che si fermassero a Civitavecchia di proposito, per godersi relax, pace e cultura. Giulia Amato ed il suo comune.

Brucia in piazza re Giorgio, o Ghjolghju Puntogliu, ed è la fine del Carnevale… L’enorme maschera di cartapesta, che ha prima sfilato per le vie della cittadina di granito, viene processata per le sua malefatte, quindi condannata e data alle fiamme. Il re rappresenta qualsiasi forma di potere, è un capro espiatorio. È anche il personaggio centrale del Carnevale di Tempio Pausania, centro della Gallura che ha conservato e amplificato lo spirito irriverente della festa, aggiungendo dagli anni cinquanta i carri allegorici di cartapesta.

Casola Valsenio, in provincia di Ravenna. Un comune piccolo, legato a una tradizione agricola di recente memoria, che ha accolto la sfida del rinnovamento ambientale e dell’uso delle energie pulite. Una terra carica di frutti e di erbe, fiore all’occhiello del comune che ad esse ha legato le sue manifestazioni locali più importanti, istituendo il marchio “Casola Valsenio - paese delle erbe e dei frutti dimenticati”. Non avete già voglia di recarvi a respirare l’aria di questa magica oasi di Romagna, di assaggiare le sue specialità e bere una profumata tisana naturale? Nicola Iseppi, Sindaco di Casola Valsenio ci presenta la sua cittadina.

Ballerine formose, marescialli impettiti, gufi colorati e mostri spaventosi. Prima creati da abili mani che lavorano la terracotta, dipinti e poi suonati, o meglio… fischiati! Sono, infatti, ocarine a due note, chiamate Cuchi in tutto l’Altopiano di Asiago perché ricordano il canto del cuculo. A Cesuna di Roana i coniugi Valente, da sempre appassionati di questi piccoli oggetti, ne hanno raccolto migliaia di esemplari in giro per il mondo. La loro casa è così diventata il Museo dei Cuchi, un luogo che è anche un punto di riferimento per artigiani e artisti stranieri che creano i fischietti.

Ortacesus è uno dei tredici paesi della Trexenta, una zona della Sardegna in cui la coltivazione del grano ha dettato i ritmi di vita degli abitanti fin dall’antichità. L’area era infatti talmente specializzata nella produzione, che ai tempi dell’imperatore Giulio Cesare era considerata uno dei granai dei Romani. Ora, le colline attorno al paese sono meno sfruttate ma il grano resta comunque una realtà del territorio, anche se i metodi di lavorazione sono cambiati. Alla cultura contadina di un tempo e al pane, che si prepara ancora oggi come una volta, è stato dedicato il Museo del Grano.

A destra del Tagliamento, ci sono luoghi ricchi di poesia che la poesia stessa ha eternato per sempre nella memoria collettiva. I luoghi sono quelli che ricadono nel Comune di Casarsa della Delizia; la poesia è quella di Pier Paolo Pasolini, le cui spoglie hanno trovato l’eterno riposo. Un bella eredità da gestire, cui rende merito l’attività di promozione culturale della Pro Casarsa, un presidio di storia “patria” e di partecipazione sociale.

Laddove gli altri s’ingegnano a dividere, spuntando fuori qua e là come funghi, la Pro Loco di Belforte del Chienti è impegnata, fin dalle sue remote origini, a unire nel nome della memoria storica e della cultura locale, una terra, per natura, frantumata in piccole frazioni. Dal diritto alla medicina, passando per i classici della letteratura latina, qui hanno avuto i natali personaggi illustri, di cui si serba il ricordo grazie a quel manipolo di volontari che desidererebbero soltanto sentirsi rivolgere una semplice domanda…

La scrittrice Tiziana Monari ci accompagna tra le vie di Monghidoro, cittadina emiliana nota soprattutto per aver dato i natali al popolare cantante Gianni Morandi. Si viene così a conoscenza di un paesaggio naturale mozzafiato, di un’attiva vita culturale e di una radicato legame con la genuinità della tradizione contadina.

L’unicum di un orizzonte che in pochi chilometri vede raccolti mare e Alpi Alpuane è il valore aggiunto di Massa. Una terra nient’affatto facile che il Sindaco Roberto Pucci, vuole far ripartire, facendosi forte di quella proverbiale “tenacia” che i suoi conterranei hanno forgiato nella fatica e nelle avversità. Partecipazione democratica, lavoro, sapere, modernizzazione… alcuni degli ingredienti della ricetta anticrisi proposta dal Primo Cittadino.

Nella zona della Trexenta, quasi al centro della Sardegna, nota per le vaste distese coltivate di grano c’è Guasila. È un grosso centro in provincia di Cagliari, con la tipica struttura dei paesi del Campidano che si sviluppano a partire dalla via centrale. Qui c’è il museo d’arte sacra, Scrinia Sacra, che espone oggetti religiosi di particolare valore, ancora utilizzati in alcune cerimonie, oltre a numerosi ex voto donati dagli abitanti.

Uno slogan che da solo racchiude l’anima di Cuneo, città verde d’alta classifica, dove chi governa traccia ogni giorno una linea maginot, oltre la quale l’onda cementizia non può andare. L’ambiente è uno dei “quattro assi” che il Sindaco Alberto Valmaggia e la sua Amministrazione, sono pronti a giocarsi per rendere la città dinamica e solidale, oltreché nido sicuro per i “cervelli” locali.
Lungo i portici che attraversano l’intero tessuto urbano, vive l’altra impronta “naturale” della città che si vuole far crescere.

Nel parco nazionale dell’Aspromonte sorge un borgo che custodisce preziose bellezze. Il suo nome è Samo e la scrittrice Maria Stella Brancatisano ci accompagna a scoprirne i segreti. Emergono così le immagini di scorci ambientali mozzafiato, di antiche borgate, di fonti dalle acque cristalline e perfino di scroscianti cascate. Tutto all’insegna di una cordialità tipica dei samesi.

La dinamicità è una componente essenziale della Spezia, che ha nel mare il suo motore propulsore: da qui si sviluppa una ricca filiera di competenze, innovazione, ricerca, cultura.
Il Sindaco Massimo Federici vede una città che, forte della sua “generosa” storia pre e postunitaria, si apre alla modernità e risponde all’apatia e al cinismo con l’idea del futuro, come impresa partecipata, e con la “pratica” della speranza. A dispetto dello spirito dei tempi, qui non si rinuncia al piacere di tendere la mano verso l’altro.

Dal contrabbando di armi di Alexandre Dumas, passando per le avventure in Antartide di Aymone Cat, fino a provare le più ingegnose strumentazioni radio progettate da Guglielmo Marconi; questo e tanto altro ancora è possibile conoscere nelle sale del Museo del Mare di Napoli. Un viaggio unico ed emozionante alla scoperta dell’evoluzione della marineria napoletana a pochi passi dallo splendido golfo di Pozzuoli e dalla piccola isola di Nisida.

Negli Anni Settanta, Oreste Perri entrò nel novero dei grandi campioni dello sport italiano, sbaragliando avversari su avversari con la sua canoa. Oggi, che siede sullo scranno più alto del Comune di Cremona, inizia una nuova avventura in una città che, aspettando l’Expo 2015, guarda ai palcoscenici europei. Qui, dove ancora riecheggia il suono ancestrale dei grandi maestri liutai, l’eccellenza passa anche e sopratutto per una cultura sportiva che antepone la cura della persona a tutto il resto.

Lo scrittore Andrea Saviano ci guida tra le vie di Bassano del Grappa per farci scoprire i luoghi, gli eventi e le tradizioni che contraddistinguono la città. Uno scorcio di terra veneta capace di offrire ai suoi visitatori non solo i noti distillati, ma anche paesaggi urbani e naturali capaci di togliere il fiato.

Il clangore delle spade di William Wallace e del suo “popolo di Scozia” che si abbattono sugli scudi dell’esercito inglese di Edoardo I, è lo stesso che Fulvio sentiva, ogni giorno, dalla sua stanza, eco a sua volta della secolare opera dei maestri di Maniago: la città delle coltellerie. Un suono lo accompagna da decenni di attività “chirurgica” con l’obiettivo di far rivivere le armi di storiche battaglie. I risultati di quest’impegno si apprezzano da Cinecittà a Hollywood. Per questo, chi porta una spada marcata “Del Tin” non passa inosservato.

Un animale vituperato, ma prezioso. È il maiale. A Carpineto Sinello un paese abruzzese, gli hanno addirittura dedicato un museo. L’esposizione dà conto delle caratteristiche del suino, della lavorazione delle sue carni e della storia gastronomica anche recente tramite video, foto, pannelli. Un museo che unisce la cultura all’economia locale, legata in gran parte alla produzione di salumi suini, come la tipica ventricina.